FRANCONI - IL NUOVO CUOCO TICINESE - 1846 copia

IO nemeno un piatto che si costumi nelle cu– cine d'Italia. Dalla complicazione con cui sono scritti si vede ebe non furono com– posti da persone di professione, e col me– todo da loro decifralo ordinariamente non si riesce a nulla di buono. Lo ripeto, nei condimenti, ho sempre cercato la semplicità congiunta col buon gusto secondo le regole della gastronomia ragionale^ e non bisogna confondere que– sta scienza eminentemente filosofica colla ghiottoneria, con quell'istinto animale, che ci rende simili agli esseri più volgari. Io per me perdono tutte le sue stupidezze al» l'imperatore Claudio, solo per aver rimesse in onore presso i Romani le verze a ca– gione della sua passione pel porco salato. — Padri coscritti, gridò egli un giorno entrando in senato, dite voi se è possibile di vivere senza il porco salato colle verze? E l'onorevole consesso a risponder tosto; JYo, signore, piuttosto morire che starne senza. — E da quel momento i senatori per far la corte a Claudio, mangiavano di

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