FRANCONI - IL NUOVO CUOCO TICINESE - 1846 copia

9 varono deliziosa. •— Che ne dite della de– licatezza del palato di questa nazione ehe produce tali gastronomi ? . . . . Io mi sono proposto in questo libretto di suggerire ed insegnare ad allestire un sufficiente numero di piatti, si di grasso che di magro, secondo il gusto nazionale e nella più semplice e facile maniera. Ho avuto cura che riescisse servibile tanto per cucina particolare, come per albergo o trat– toria, e posso dirvi di non aver esposto se non ciò che V esperienza mi ha insegnato in vent'anni di servizio in alcune delle mi– gliore cucine diMilano ed adiacenze* À vrei potuto aggiungere una gran quantità di pietanze più complicate j ma queste , sen– za vederle a fare, riesce assai difficile a ben descriverle j e allora poi n'avviene che chi si mette per farne la prova non vi rie– sce o vi riesce male, e si manda al diavolo il libro e chi lo scrisse. Quante volte non ho udito io le fantesche maledire e il Cuoco Piemontese e la Serva Cuciniera appunto perchè questi libri non contengono quasi

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