FRIGERIO M - Manuale del liquorista - 1898 copia
nella loro composizione si è basato una classi ficazione industriale. Sotto questo rapporto i liquori sono comune mente divisi in tre categorie, e secondo altri, più razionalmente, in quattro grandi categorie : Liquori ordinari » mezzi fini » fini » sopraffini. Nel citare i vini molto alcoolizzati li abbiamo chiamati coll’appellativo di vini liquorosi, ma per la considerazione sopra fatta, dell’ impor tanza dello zucchero nel caratterizzare un li quore anche per quanto riguarda le esigenze del consumatore, oltre che essere molto alcoo- lici i vini liquori devono contenere insieme ad una quantità relativa maggiore di profumi e di essenze, dello zucchero sul quale il fermento non ha potuto esercitare la sua opera di scom posizione. Perciò, tenuto conto dell’aggiunta di alcool e di zucchero che si deve fare al mosto o al liquido fermentato ottenuto, i vini liquori sono da considerarsi prodotti artificiali come i li quori propriamente detti. Infatti tutti i vini liquorosi sono prodotti dell’ arte e non della natura. Appartengono a questa categoria i vini di lusso quali il Madera, il Moscato, il Ver mouth, ecc. Se si eccettua il Vermouth, il quale pei suoi caratteri degustativi dovuti alla sua com posizione chimica si accosta più ai liquori che ai vini liquorosi, gli altri sono tutti liquidi che hanno poca analogia coi prodotti che si Manuale del liquorista 13
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