FRIGERIO M - Manuale del liquorista - 1898 copia
ventato un liquido di composizione complessa e ricercatissimo. I metodi antichi, che consi stevano in infusioni teiformi in vino bianco addizionato di quantità variabili di spirito e di zucchero, sono quasi generalmente neglette e allo stesso prodotto si arriva con spesa mi nore e con egual gusto partendo da materiali diversi. Nei processi primitivi, la lunga mace razione dei tessuti vegetali, se da una parte arrivava alla totale estrazione dei principi aro matici che interessavano il liquorista, dall’altra parte ingenerava un certo sapore di aspro che poteva deteriorare il profumo degli stessi aromi. Inoltre l’ aggiunta di alcool portava l’ intorbi damento dovuto all’ insolubità del tartaro in liquidi, fortemente a lcoolici, cosicché i vini troppo acidi si dovevano o correggere o esclu dere dalla fabbricazione. Dai pochi cenni fatti si comprende come per la preparazione del vermouth occorra del vino bianco; possono però anche servire delle mi scele alcooliche artificiali che abbiano analogia di composizione coi vini bianchi dolci. Certo però che l’influenza maggiore sulla finezza del prodotto si deve ricercare, più che nelle pro porzioni e nel numero dei principi aromatici, nella natura del vino che si impiega come ma teriale solvente di tutte queste sostanze. La superiorità delle fabbriche italiane sulle fabbriche straniere, e fra le nostre la superio rità di quelle del Piemonte su tutte le altre, origina quasi unicamente dal fatto che il Pie monte è pure la regione italiana dove si produ cono i vini migliori, più ricercati, più fini. Le regioni meridionali danno pure dei vini buoni, ma la concentrazione dei principi azotati o Manuale del liquorista 129
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