FRIGERIO M - Manuale del liquorista - 1898 copia

zione idroalcoolica distillata dal liquore, nella quale l’alcool si trova nelle stesse proporzioni in cui è contenuto nel liquore, l’equilibrio viene rotto e per ristabilirlo occorre mettere sul braccio della leva a cui sta attaccato l’areo­ metro dei pesi che per la loro forma speciale, stando essi a cavaliere, prendono il nome di cavalieri. Questi pesi vanno ad occupare delle tacche segnate sull’ asta, che corrispondono ai numeri 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, e sono in nu­ mero di 4; il più grande rappresenta il deci­ grammo, quello che viene subito 'dopo il cen- tigrammo, il terzo il milligrammo, il quarto il diecimilligrammo. Leggendo così il numero della tacca occupato dai vari cavalieri a par­ tire dal più grande, si ha il peso occorso a ristabilire l’equilibrio della bilancia, peso che dà direttamente quello specifico della miscela idroalcoolica. Dal peso specifico si risale al per cento in alcool a mezzo delle solite tavole di Hehner. Molto più prestamente, senza distillare il liquore, si impiegano degli apparecchi che danno direttamente il suo tenore alcoolico. Fra questi ne citeremo uno, il più impor­ tante e di uso più facile, l’ebullioscopio Malli- gand-Yidall (fig. 12). Questo apparecchio, di costruzione e di costo molto.... facile, si basa sul principio che una miscela d’ acqua e d’ alcool ha un punto di ebollizione tanto meno elevato quanto mag­ giore è il suo tenore in alcool. Siccome lo zucchero non influisce grandemente sul punto di ebollizione della miscela, si può fare la de­ terminazione sul liquore come tale. Consta l’apparecchio di una piccola caldaja Manuale del liquorista 145 io

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