FRIGERIO M - Manuale del liquorista - 1898 copia

Passeremo quindi brevemente in rivista tutte queste sostanze necessarie alla fabbricazione dei liquori. L ’acqua per i liquori. L ’acqua che si impiega, generalmente, è quella di fonte. Però, dovendosi preparare dei prodotti assai prelibati, molto fini, più razio­ nalmente si adopra acqua distillata o acqua di pioggia. L ’ impiego di una di queste acque piuttosto che di un’ altra a seconda della qualità del liquore a cui si vuole arrivare, è basata esclu­ sivamente sulla diversa composizione chimica dell’ acqua, diversa composizione che può avere una certa influenza sul prodotto. L ’ acqua distillata è certo la più pura, e quindi valendosi di essa non si va incontro al pericolo di portare nel liquore delle sostanze che sono estranee alla composizione di un’acqua chimicamente pura in cui non entra che del­ l’ossigeno e dell’idrogeno nelle proporzioni vo­ lute, insieme a traccie minime di quell’ossigeno tenuto in soluzione e parte dell’aria e di altri gas. L ’ acqua di pioggia, in linea di purezza, viene subito dopo 1’ acqua distillata ed alcune volte la può sostituire, quando i vasi che servirono a raccoglierla siano stati ben puliti e ben con­ servati e quando nelle colature attraverso a tubi di scarico non abbia trascinato con sè delle sostanze organiche o minerali che 1’ ab­ biano intorbidata o ne abbiano alterato, senza intorbidarla, la sua purezza chimica./ Però l’acqua dei precipitati atmosferici è sempre dotata di una sapidità caratteristica dovuta a 16 Manuale del liquorista

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