FRIGERIO M - Manuale del liquorista - 1898 copia

PER CONCLUDERE Dopo tutto quanto abbiamo detto sulle so­ stanze che entrano a formare un liquore, dopo aver passato in rivista le vario manipolazioni ed alcune delle principali ricette che la pra­ tica ci mette innanzi, diremo che nulla vi ha di assoluto in tutto questo, ma ogni cosa si modifica, si trasforma, si rinnova con vantag­ gio, se mira ad appagare le esigenze di chi consuma il prodotto. Quivi, certo più che in altre industrie, la fantasia ha largo, indefinito il campo. Anche i caratteri più superficiali possono, alcuna volta, avere un peso decisivo e far pendere la bi­ lancia a vantaggio di chi ha saputo intuire, rendersi padrone e piegarsi al capriccio, alla moda.... al vizio di questo pubblico nauseato del vecchio e del nuovo. Il profumo, il colore, l’etichetta, un nome d’oltr’Alpi o pseudo-latino, che contraddice se stesso, quando pure non è in lotta aperta cogli assiomi più elementari della chimica, rende nuovissimo, amabilissimo,ricercatissimo un pro­ dotto che ha un po’ di tutti i caratteri, se si esclude quello di essere veramente buono. Ecco

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