FRIGERIO M - Manuale del liquorista - 1898 copia

i criteri che guidano il pubblico ; ma questi criteri fino a quando dureranno ? Da un po’ di tempo si vuole che il liquore sia ad ogni costo digestivo, si vuole tonico, ri- costituente, febbrifugo, quasi che la dose omeo­ patica di un bicchierino possa contenere un pizzico di medicina; è la smania nuova che esige e condanna irremissibilmente il prodotto se, almeno nella reclame, non figura con uno di questi caratteri. Cosa pensiamo noi e come si possa inter­ pretare una simile degenerazione del gusto e del buon senso, l’abbiamo già detto e non vai la pena di ripetere che tutto ciò, per non creare la nausea, mette capo all’inganno. 11 pubblico, esigente fin sopra i capelli, compensa, il più delle volte, con una credulità infantile ed al­ trettanto ridicola l’astuzia e le fatiche di chi ha saputo blandirlo nei suoi.... difetti. Capita spesso di trovarci davanti a dei liquori che il consumo ricerca perchè l’etichetta è piaciuta e perchè un igienista compiacente lo ha accom­ pagnato con una nota di benemerenza sulla quarta pagina di un giornale. Quel certificato dice mirabilia... ma in quel liquore cosa c’è? Il più delle volte è un prodotto dei meno cu­ rati e quasi sempre tutte le istan ze che lo rendono miracoloso... non ci sono affatto. Guai se la chimica svelasse certi segreti ! Quante maschero dovrebbero cadere e quante etichette, se il nostro buon pubblico fosse abi­ tuato a bere un pochino meno della grossa ! Noi siamo pienamente convinti di una cosa, che cioè tutta questa smania, questa febbre, appunto perchè non rappresenta lo stato nor­ male di un organismo sano, deve presto ce­ Manuale del liquorista 165

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