FRIGERIO M - Manuale del liquorista - 1898 copia
cui le male erbe crescono sempre non ostante la diligente operosità del coltivatore. In questi spiriti si hanno quindi prodotti volàtili cattivi in grande copia insieme a re sidui di coda, e nessuna traccia di prufumo gradito a differenza degli alcooli ottenuti da frutta, dove si potranno trovare olì esenziali di gusto caratteristico ma anche saranno presenti aromi di piacevole profumo. Il mascherare que sto gusto proprio dello spirito di grano, di fecole, ecc., riesce sempre più diffìcile, e con alcooli di questa natura non si potranno fare che, o liquori fortemente aromatizzati, o li quori di qualità piuttosto scadente. Gli zuccheri nella fabbricazione dei liquori. Lo zucchero si impiega su larga scala nella fabbricazione dei liquori. La sua qualità e quantità è subordinata alla finezza del prodotto che si vuole ottenere. Restano però esclusi i liquori che derivano da distillazione diretta, e cioè le Acquaviti, i Cognac, i Rhmn, nei quali gli zuccheri non en trano affatto o ci entrano in quantità minima. Abbiamo visto come si sia fondata una clas sificazione industriale dei liquori basata sul per cento di zucchero che contengono ; esso cresce colla finezza del liquido, sebbene però a questo riguardo, insieme alla quantità, si debba tenere gran conto della sua qualità. Lo zucchero è una sostanza ora cristallizzata bianca (zucchero in pani — zucchero pilet ), ora più o meno colorata in giallo bruno da so stanze estranee (zucchero greggio-grasso), ora in grossi cristalli trasparenti (zucchero candito). 24 Manuale del liquorista
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