FRIGERIO M - Manuale del liquorista - 1898 copia

bone non riscalda egualmente tutta la massa, e, a meno che il liquido non sia tenuto conti­ nuamente in moto, finisce col far sentire tem­ perature troppo elevate su alcune parti delle sostanze da distillarsi. Si vengono così ad avere delle vere combustioni nella caldaja, combu­ stioni che portano a prodotti empireumatici. Questi prodotti empireumatici mettono capo ad un duplice svantaggio, alla perdita di so; stanze aromatiche ed alla distillazione di alcuni principi alterati nell’ odore e nel sapore, i quali, trascinati nei liquidi di condensazione, fanno perdere gran parte delle loro migliori qualità, quando pure non costringono il liquorista ad una nuova distillazione più accurata. E bene avvertire però che, anche ricorrendo a questo ripiego, si può rimediare in parte al malfatto, ma i costosi prodotti che si ottengono riescono sempre inferiori a quelli che si sarebbero ot­ tenuti .valendosi di una temperatura omogenea e poco elevata. Alcuni rimediano a questo inconveniente che deriva dalla distillazione a fuoco diretto, po­ nendo un doppio fondo fra il liquido da distil­ lare ed il fuoco che lo riscalda. Certo che, a questo modo, non si va incontro al pericolo di arrivare a dei prodotti di alterazione per la temperatura troppo elevata, ma l’ artificio ri­ sponde solo parzialmente allo scopo e genera altri inconvenienti minori ; epperò a questa mezza misura il liquorista deve preferire sob­ barcarsi alla spesa d’ impianto di una piccola caldaja vaporizzatrice. Quando il fabbricante di liquori che vuol Prepararsi le sostanze aromatiche di suo con­ sumo disponga del vapore, 1’ estrazione diventa Manuale del liquorista 41

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