FRIGERIO M - Manuale del liquorista - 1898 copia
Manuale del liquorista 99 Alcuni usano il nero animale, ma questo an che se bene purificato comunica ai liquidi che 10 macerano un sapore di sego animale. I clo ruri alcalini non diedero dei buoni risultati, epperò il sistema che dà anche teoricamente 11 migliore affidamento e che i fatti rendono superiore agli altri è questo, di ridistillare in presenza di acido solforico e di aceto di vino o acido acetico. Certo che un’unica rettifica zione nel caso di impiego di alcooli di in dustria non è sufficiente, ma quando si abbia cura di ripetere l’operazione in presenza di carbonato potassico precisamente calcinato e anidro, si ottengono dei risultati soddisfacen tissimi. Operando a questo moda il gusto d’olio de gli alcooli sparisce quasi totalmente. L ’acqua vite viene anzi a contenere traccie di etere acetico formatosi nella distillazione, e tutti i prodotti empireumatici sono trattenuti per l’a zione dell’acido solforico. Infatti l’aceto osta cola la formazione dell’etere solforico. Quando si debbano preparare delle acquaviti mediocri, può bastare una rettificazione con acido solfo rico ed aceto e torna inutile ridistillare con carbonato di potassa o di magnesia. Si prendono per 10 ettolitri di spirito 8 chilogrammi di acido solforico concentrato e circa 25-30 litri di buon aceto, oppure una quantità minore di acido acetico di concentra zione maggiore. In tutte queste operazioni bisogna aggiun gere acqua allo spirito da distillarsi e cessare solo quando il prodotto ottenuto sembra ri sponda alle esigenze del consumatore, là dove si devono smerciare.
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