FRIGERIO M - Manuale del liquorista - 1898 copia

A questa maniera le acquaviti dal vino si ottengono di gusto corretto e molto concentrate, aromatizzate per sè stesse da un olio essen­ ziale, Yenantiliòo, il quale accompagna sempre la distillazione di questi generi di prodotti dell’enologia. Quanto agli spiriti di industria, da cereali, possono pure dare delle buone acquavite, ma esigono un lavoro più accurato ed una rettifi­ cazione più lunga. Allo scopo di dare a questi prodotti l’apparenza ed il profumo degli al- cooli di uva, si usa aggiungere l’ aroma pro­ prio a quelli per mezzo di essenze. Questo aroma si può preparare direttamente. Si prende del fondo di vino essiccato, si spap­ pola con acqua, e si distilla a temperatura poco elevata. Ne volatilizza un olio, il quale si se­ para dall’acqua condensandosi ; è questo l 'olio di vino , che viene sciolto nello spirito e così si conserva inalterato ; diversamente irranci­ disce. Alcuni altri, per mascherare la sapidità degli spiriti dai cereali, impiegano le acque di quer­ cia. Si ottengono però degli aromi che per un provetto degustatore svelano l’ origine dell’ac­ quavite. Allo scopo si macerano per alcuni giorni Kg. 10 di piallatura di questa pianta in 100 litri d’acqua e si ripete l’operazione per tre volte, sempre buttando via queste acque. Si conserva quella della quarta macerazione, che serve allo scopo. Il liquorista, naturalmente, deve ridurre il grado delle acquaviti per metterle in vendita. Alcune volte deve aumentare, altre volte d i­ minuire il titolo alcoolico. Per seguire un metodo pratico ondo ridurre 100 Manuale del liquorista

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