FRUGOLI - Pratica e Scalcaria - 1638 copia

Libro Quinto. 2x9 con voua sbattute dentro, &- in diuerfe pottaggierie ài graffo, e da-# magro, & in diuerfì L'afi icci per rinfrefcarli, con fugo di limoncellianco– ra , ii come a Ili loro luoghi ho detto, e faranno buoni ancora fopra a di»* tierfi arofti, & antiparti fritti, & altre diuerfe fritture. £ fi potranno candire, e feiroppare detti Aranci» come li fopradetti Limoni, e Limoncelli,fi come fopra al loro Capitoloho detto, ma bifo- gnerà farli fiate a molle in più acque di quelli, perche la loro feonea è mol– to più amara» efi feruiranno come detti Limoncelli ancora. Cotogno, e Tue qualità, e Cucina. Cap. X LI V. I L Melo Cotogno è freddo nel primo grado,e fecco nel fecondo » 6t è conftrettiuo» e fé fi mangia in molta quanti ti muoue il corpo» e mangiato auanti altro cibo lo refìringe» & aflicura dell'imbria– chezza, e Ragna lifluflì, ma il Aio odorato offendala tefla, &in qual fi voglia modo cotto non offende > e maffime in Cotognata, e cotto fat– to le bragie, ouero in forno * fari più fano * e meno {litico » e raccon– cia lo flomacoguafto,e lo conforta mangiato doppo il patto»ma auan– ti altro cibo (litica il ventre,fichefi fcruiri doppo con le frutte, perche reprime li (timi, che vanno della altri cibi alla tefta , e fi accommodera in diuerfì modi, come fotto fi diranno buona parte. Il Cotogno detto in ifpagna Membrillio » fari buono tagliato in fette in diuerfe rottaggierie da graffo, e da magro, efi cuoceri arofto in for– no , e fotto le bragie, efi leruiri caldo, e freddo, con zuccaro a baftanza fopra, efi potrà cuocere nel mofto cotto, & in vino ancora» e fi fcruiri come fopra » con zuccaro a baltanza, e fari buono ancora in diuerfì ripie– ni tagliato in fette come fopra da graffo, e da magro. Efi potrà feiroppare in acqua, ouero in vino bianco con zuccaro» e cannella in canna a buftanza dentro, e con garofani, in quello modo, fi torri a pefo vguale zuccaro, cV acqua, ouero vino bianco» con detto Co– togno netto di feorza in fette, la quantità che hauerà di detto Cotogno» pcfojtanta acqua a pefofi ponerà, e tanto zuccaro, il quale fi farà purifi– care con chiara, e gufei dVoua dentro, efi pa(Veri perftamigna, e i\ pò* tra fare Cotognata, conia quantità fopradetta da feiroppare, ma fé li da– rà la debita decottione» con odori di mufchio»o ambra»e fenza odo– ri ancora.*. Efi farà conferua di detto Cotogno, con darli la decottione» che il frut– to venga dis fatto, incitandolo con cucchiara di legno, e lì poneràin vafet- ti di vetro, o fcatole, fi potrà feiroppare come fopra detto Cotogno ,con mezza libra di zuccaro per vna di detto » & vna d'acqua » ouero di vino, ma non farà di tal bonti, e fé ne farà gelo di detto Cotogno, conDragan– te amollato in acqua di odori dentro » doppo hauere tenute le feorze di detto neh" acqua.» o vino » che anderà per fare la decottione di detto ge– lo,

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