FRUGOLI - Pratica e Scalcaria - 1638 copia

Libro Settimo. 44} mile all'Anguilla , così chiamata da* Latini, qua! Pefce è la Lampreda grof- fa , che il detto mangiò à Tolofa: le addimandano Cathalions, à doue fé ne trouano in quantità, & anco di piccole . Mclagcncfurinuentoredi mangiare l'Aringhe,il quai Pefce fi nutri– ce di acqua folamente > del quale fé ne troua memoria preflb di Colu– mella | e di Martiale^ . DiogiridaRcdi Tracciagli Wnuétorc di mangiar le Bottarghe, & Aqui- lio poi fri quello che le friggefle nell'oglio, e con l'Aceto fé le rrpngiafle » Cifennofii il primo che mangiafle Cauiaro, & ne faceffe delle frittateli & vn Tuo nepote doppo molti Anni, incominciò a premcrui fopra del fugo di Aranci « Arcifelao fullnuentore del mangiare dell* Aphia, qual è vn Pefce mi– nuto ;fi genera di acqua, e di pioggia, vi è il prouerbio, vno de quali rac– colte Diogcniano, Apbia in ignem y non ha veduto a pena il fuoco, che è cotto,qual Pefce modernamente è detto Pefce ignudo, efi vfa tal pro* uerbio, quandofi vuol lignificare vna cofa che fubitamente paffa, o muo– ia, & fi confumi» Demetrio Albanefe (\\ il primo che mangiacele Mene,qual Pefce è modernamente detto Buga: quello Pefce è piccolo, llnuernata è candi– do , e nella Efiate è ofeuro. Damonc Atheniefe fu inuentore di mangiare il Gobbio, qual è Pefce di eccellente fapore, ma di poco nutrimento, ve ne fono di due forti, bian– chi ,e negrMl meglio è il bianco jpcr il pattato è fiato in reputatone, fi come lo dimoflra Giouinale quando dice , Né cupias Mulum , cumfit Ubi Gobio tantum , &Martiale fcrifle, frincipium cena Gobius> éjfèfolet : quefio Pefce da" Milanefi è chiamato Strinchi » e Botte Trifle : il Gioulo celebra^ certi piccoli Gobbioni,chc fi ritrouano in diuerfi luoghi di Tofcana chia– mati Carcobifi , & Iozzi > quali fono molto eccellenti, il qual Pefce code molto dell 9 Arena,e dello (larfi in compagnia; doue che meritamente e po– llo nel numero delli buoni Pefci. Tcrmilio Prouenzale,fùil primo che mangiafle rOligene, qual Pefce è il Calamaro, & la Seppia, fono di vna medefima fpecie ; Atheneo vuole, chefiano vtili allo ftomaco, fé bene che fono di dura digeftione, e gene– rano humori crudi,perche fono di crafio nutrimento, fi come al (uo luogo ho detto. Zenodoto da Smirnafiì inuentore di mangiare il Pefce Guro moderna– mente detto Guoj Plinio feri uè, che il fele di quefio Pefce, di frefeo mefeo- l*to con vino, & inuecchiato t è vtilifiimo alta tarditi delle orecchie. Sinefio Cirinenfe fiì il primo che mangiafle Lamprede piccole, quali Al– berto le chiama picciolc Morene , & hanno quefio nome perche fempro ftanno leccando le pietre,e da'Latini è chiamata Muflella,e dalli Greci Ga- kfia | e dalli Tedefchi noue occhi • Kkk i Ero-

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