FRUGOLI - Pratica e Scalcaria - 1638 copia
444 Pratîca,e Scalcarla A 9 Ant. Frugoli Erodoto Cipriotto ftì rinuentore di mingi are le Tefhigini, che viuono in terra f & in acque dolci; li Latini leaddtmandanoLateriasTeftudincs, e li Greci le chiamano Emidas,partorifcc l'voua con dura coperta» e di due colori come quelle delli Vccclli, & le fcppellifce ir) terra, efpeflb vi- fitsndole le coua , & in capo di vn'Anno efee fuora la Tua genitura. Li Mandi, & li Partili furno li primi che mangiaflcro le Alogufte, cioè Gambari leoni, detti 6^ Romani, & Hiflrici da Romagnuoli:dice ilGefne- ro che nelle Ifolc Orchadi vengano tanto grandi, che con le loro branche* pigliano vn huomoncl notarce lo foffogano. Orlio Normano fu il primo che mangiatici! Lucerro , cioè il Macca* rcllo,qualPef.e e atto per Talare: nell'Arabia fé ne vedono delli grandi detti Palamide , ma maggiori fono quelli delf India chiamati Tonni. Labieno Dorico iiìfinuentore di mangiare il Pefce Lupo, dalla vora– cità fua, e dal notare folitariamente, qua] mangia carne di altri Pefci> & rode la coda del Cefalo,coI quale ha fcambieuorimmicitia # cccetto che ne! Giugno | Luglio , & Agafto, rei qual tempo viuonocongranditfima con– cordia inficine : e quello dellifiumi farà megliore del Marittimo, in parti– colare quello che ti pefea nel Teucre trJ li due Ponti ; in Roma moderna– mente e chiamato Spigola,e dalli Venetiani Varoli, & da ( jeuouefi Louaz- i o , e da Napoletani Spinola , & dalli Greci Labrax, e Licos . Polibio di Megara fu il primo inuentore di mangiare i! Peftunculo , qua! Pefce è fenza fquame jGcIlio l'annumera tri gli eletti ,e pretiolì cibi : il Peflunculo di Sìo, &altri dicono che fìano megliori quelli di Metel!ino,ma Oratio di la palma a quelli di Taranto , quando dice, Peffimbus patulh ia- Rat $} molle Tarantum , per li Pettini, fi intende che fìano le Conchiglie, e tutte le forti di Cappe , delle quali a Vcncria ve ne fono in quantità : il Gefncro le dipinge tutte di vna ilefla fpecic,bcnchc di varie fortifiano, ma di dura digelÌione_>. Anhilaoda Smirna , fiì il primo che mangiale Teftugini, ilqual cibo gioua molto alli Xific hi, licnofi , &i a quelli che parono il mal caduco, ma bifogna mangiarne aflai,òniente, però delle terrefìre ,e non delle maritti– me , perche fono poco buone per cibo, eccetto che la concha delle grandi» qual farà buona per fare feudi, & Alberto diceche vene fono di tanto grandicelle fene fanno Nauicellebuone per Naut grandi. Diogene Fabro di Egina, fu il primo che portaffe in Tauola il Pefce gii detto da 9 Latini Pediculus, del quale da Plinio ne vien cosi detto f funt fr M arts Pedieu li , a firnHitudtne Pedicuìorum capitis , quibus ad varia medic menta vtuntur^ qual Pefce fono certi Grancetti teneri Marittimi, quali fo– no più buoni per cibo di altri Pefci, in particolare del Delfino, che non di perfona alcuna, eccetto che per medicamento, perchertillati con Aceto » giouano alla forditd dell'orecchi, fecondo che dice Plinio $ ma per viuan- da fari atta folo per detto Fabro. la-
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