FRUGOLI - Pratica e Scalcaria - 1638 copia
Libro Settimo. 449 Sabino Galla fu il primo che facefle Pafticci di Venagione » e di carne dome Arca , & il fuo figliuolo fû Cuoco del Rè Colcouio» il quale fu il primo che facefle Pafticci di Cotogne,di Marafche,& altre cofio al gufto grato. Claudio da Granopoli , fu il primo che facefle Pafticci di carne di Cerua all'vfanza Franzefe. Cuculio da Granapoll,fi ft ima chefia flato il primo che mangiane mai Pafticci» &altre paftefamofe, in quefta maniera con carne minuzzata» e vi poneua dentro del graflb di Vitella , e delle fpetie, ÓV altre cofe non ingrate al gufto, cioè Prugne, Amarefche, & V uà Pallerà , al prefente detto Pafticcio all'Ingìefé , oueio sfoglia to, benché vi mancano molti al– tri ingredienti,fi come al (uo luogo ho detto. Pertufio da Nicopoli fu l'inuentore di fare le Torte di varij legumi, e di diuerfe herbe , & anco di varij frutti. Libifta Contadina Lombarda, fu l'inuenrrice di fare li rauìuoH auuilup- pati nella pafta,& anco difpogliati, detti dalli Lombardi mal fatti, & al prefente detti rauiuoli fenza fpoglia , e con fpoglia. Marina da Offlaga fu l'inuentrice di fare li Fiandoni, cioè l'OffeHe , e de Rauiuoli di Enoia , & anco fu inuentrice di mangiare l'herbe amare. Crefto Bifantio fofnfta, fu il primo che facefle la Rauanata, qual è fapore fatto di Rauano,il qual fi vfa l'inuernata dalli Tedefchi mol– to frequentemente-». Cardamo Dalmatino fu l'inuentore dell' Ozimo.viuanda fatta d'inte- ftina, qual è di foauìflìmo odore : coftuì fu piti feiagurato, & il maggior parabolano non vidde mai il Sole. Flauio MonteDo Scarpellino, fu il primo che introducefle nelle Tauole il cuocere la carne nelli Tegami, con Prune, Marafche , Pera , & altre co– fe atte ad incitare l'appetito a tutti. ^ Camillo da Venafro, è flato il primo che mai facefle infalata d'interiori di Polli, ÓV al medefimo fé li attribuifee di hauere prima d'ogni altro man– giato le Coratelle minuzzate con Cipolle per dentro, & buone fpetie, cioè fatto Pottaggi d'interiori di Polli, e di Coratelle. Melibea da Manerbio, fu l'inuentrice de'Cafoncelli, e delle frittelle, & delle faluiate : coftei fu donna di grande ardire, & è chiara cofa, che con le proprie mani ammazzò vn'Orfo, e di moftruofa grandezza. Meluzza Comafca, fu l'inuentrice di mangiare le Laflagne, & liMac- caroni, con l'Aglio, Cafcio, & fpetie : di coftei fu inuentione ancora di mangiare Formentini, Lafagnuole , Pizzoccheri, cioè Gnocchetti, e Vi- naruolo ; la qual poi fi morì di puntura, e per le fuc inuentioni fu honore- uolmcntefepellita. Htpomeno da Tolofa fu il primo che mangiafle quella v/uanda detta.» > n alcuni luoghi Caritè» , & in lfpagna Gigot te, la qualfi vfa la State, più chi la Vernata,doue che vi entrano Voua, carne piccata. Aceto, Cafcio, LU Pc-
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