FRUGOLI - Pratica e Scalcaria - 1638 copia
Libro Primo • 11 non faranno con ftatuettc , oucro altri lauori di rileuo,c che non ren– dino bella vida ,(i faranno coprire le Tauole con li loro copritori , e così la Credenza ancora^. Elcttione del le danze che farà lo Scalco per li Apparecchi, e la grandezza del la Tauola > per il Piatto di fei Perfone, Cap. X V I . L O Scalco douera vedere le più commode * e meglio danze della-* Cafa » non folo per li apparecchi ordinari», ma per li draordinari; ancora 9 hauendoperò femprc riguardo alle dagioni, fé fari d'in* uernofin danze calde, doue fìanocommodity di far fuochi>& appa– rate di buone Tappezzane, e fé farà di Edate, in giardini, ò loggie , ouc– ro fale frefche, pur che fìano commode ali i Cucina , & anco per far fare li fuoi apparecchi, con alcune altre danze per li bifogni neceflarij , e per ripofare ancora^ • Et farà bene che lo Scalco veda di fare apparecchiare vna Tauola di honefta grandezza » acciò chefia capace per l'apparecchio di vn Piatto di fei Perfone ; la quale non douera effere meno longa di noue palmi di can* na » e larga cinque » e mezzo > acciò che li Conuitati pollino dare com- modamente, & hauere luogo da poterui ponere diuerfi Piatti , con le po– tate doppie | ò (empiici, ouero Panatticre, fecondo che faranno li Con– uitati » e vi farà luogo anc ora bilògnando per il Trinciante , fé non, fi po- nera vn Buffetto da capo alla Menta» in faccia alla porta principale per doue entrerà la Viuanda, qua! (ara il primo luogo delle pofate ancora. E quando lo Scalco fard porgere le Viuande al Trinciante da trinciare, non li lard molta furia * acciò che non hauefle occasione, ài qualche fde~ gno, e che non tardafle piti nel fare il fuo fcruigio , e per valente che fia~» nel fuo officio non lo fard fcruire d più di fei Perfone, per il Piatto com– pito >pere he fard la fua parte, e non fardpoco • Auucrtimenti diuerfi al lo Scalco circa all'officio fuo- Cap. X V 1 L L O Scalco deue hauere particolare riguardo di trattare bene le fora~ ftcric,perche inqutftoconfide l'acquidarfi la buona»e cattiua_> fama ; ma non douera già volere à principio fare vna furiata di Vi– uande» e poi fare vna bella ritirata, con volere altre volte dare aliai meno robba, doue che faria vn volerli dare vna tacita licenza; ma si bene el io ogni giorno anderà più predo crefeendo alcuni regali di buone Viuande , acciò che habbino più occalione di lodarli che altrimenti;nc anco deue far comparire più voke l'idctTe Viuande in tauola » neiridtflo modo chele ba– vera feruite vna volta, perche non conuiene*ma si bene con differente* B i ma-
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