FRUGOLI - Pratica e Scalcaria - 1638 copia
Libro Primo . zj PiattOytanto quelli che haueranno da lauorar le Viuande.quanto quelli che le doucranno feruire ancora» doue chefi potranno commodamcncc fare. Ma qual fi voglia Scalco > che douera feruire al luo Piatto, lui pro– prio fari la prima leuata delle Viuande di cucina >e poi farà bene che le al– tre portate » tanto di cucina » con le Viuande calde, quanto tutte quello di Credenza ancora, che fiano accompagnate da yno fcudiero > ouero Gentilhuomo, deputato à pofta per tal (eruigio , acciò che lo Scalco prin– cipale poflì del continuo affiftere alla Menfa, perche poffi reftare ben fer- uita di quanto gli accaderà. E doppo che Io Scalco hauera feruito tutto il Conuito,farà addimanda- re tutti li Gcntilhuomini, e Coppieri, e gli hauerà di già fatto apparec– chiare vna Tauola da per loro, e fé potrà,fì ponerâ con loro à Tauola, ac– ciò che veda che fiano ben fcruiti, e non potendo per qualche altro Aio af– fare, non mancherà però di fare vna paflata , acciò che Io Scalco di quella Tauola veda > chefi preme affai, chefiano ben trattati, e riuedere fé man– cante cofa alcuna^» Et non mancherà detto Scalco dell' iftefla diligenza alla Tauola del- li Aiutanti, e Paggi , acciò che ancor lorofiano ben trattati,e che lo Scal– co loro nonfi futle feordato li migliori Piatti in alcun luogo afeofi, e che quelli non haueflero lecita caufa di lamentarli > e che neh" alcre fue occor– renze di Conuiti non feruiflero con quella fedeltà, e diligenza, che doue- riano > e che per il riftoro delle fue fatiche doucria hauer* acquietata alcu– na lode , e che per mal trattati che fufferoquefti tali, che non haueffe ac– quifero alcun biafimo, e che in altre fue occorrenze fuflTe poi mal feruito. Modo di tirare vna Iifta per qual fi voglia gran Conui to. Cap. X X V I . S E bene nel libro delle lifte, molte, & dluerfe ve ne fono da poterfene lo Scalco valere> conforme al bifogno, nondimeno ho fatto qui la_# prefente,- acciò chefi veda il modofopradettoda feruirle > e volen– dole fare a due, ò a tre Piatti, oc a quanti farà di gufto al detto Scalco di voler fare, purché faccia fare leprdBifionf nèceffarie, conforme alla»» quantità deili Piatti, che vorrà fare, con deputare tutti li Officiali cho ci vorranno per ogni Piatto,ficocneal fuo luogo fopra ho detto, &fi po– trà fare in altra Ragione ancora bifognando la prefente lifta,ficome fotto meglio s'intenderà. Pranfodel Me/e di Décembre 1616. à vrt Piatto , con ventiquattro Viuandedi Lucina, e ventiquattro di Credenza,feruitoin PiattiReali in Roma» Primo feruith di Credenz,x~*, i Pane di Spagna in fette bifeottate, conMaluagia amabile fopra. piat. D z Bu-
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