GARZONI - La piazza universale - 1589

oo T I A B Z A Lucian o ti fcberniti da Luciano Samofatefe, qual beffò in vn libretto molto ar S i A ° r « i c o m r a ^ ° l° ro dèltSj& T.confonanti;& da Andrea Salernitano, il quale Saleinita- c o n -' ù ' lara eloquenza deferiffe laguerra grammaticale Son per quello an– no, co notati molti di loro per troppo grammatici in più cofe, come Me Meffalla. che fcriffe d'ogni lettere ftngolare vn particolare l'ibrofilBeroaldo c hà luto notare Seruio in cofe baffe & minime ; Lucilio c'hà biafimato tio-per bauere -'fato voci Sabine, preneHine , Tofcbe: AfinioTolli c'hàriprefo h a jjuiovn parlare troppo Tatauino ; vn Talemcne e'hi proceduto contro Marco Vsrro alla feoperta per cofe di gramm tica viliffime ; Quintiliano, c'hà tuffato Seneca d'bauer con minutifftme_ fentenze rotto i pefi delle parole; il Falla, c'hà bastonate tutti i G matici fitoianteceffori; ilMancine!lo,&ilToggio, che l'hanno bafiona- tolui.OltracbetaniiVedanti fi fon ritrouati per ìelor male qualità me ratamente effofi al mondo, come Domitixno'intrattabile et capricciofo fuprecettoretnRoma; Orbilio daBeneuento al tempo di Cicerone In rno befliale nel leggere &infignarea putti; Rhenio Talemone , che f riano le lettere effer nate con luì, & doucr morireinfieme con lui ; Le àaTedagogod'Aleffandro, qual riferisce Diogene Babilonico hauer di vitij empito l'Animo di quello, mentre era giouenetto ; & quell'altr jy n cui Crate Tilofofio diede de'pugni, per hauer e infegnato tìgnoranzo in B a b i o n i- S ode ^ fiienzaauncerto fanciullo, ch'era slato fiotto la difciplina co. Che dirò della mala lingua d'alcuni di loro ( feruando fimprc l'honc'r débu ni )i quali taffano piatone di difior dinato,Virgilio d'bauer feorticato T crito,& Homero, M.Tullio d'bauer parlato con numero turbato,Salustio per troppo affettato,Terentio d'hauer mendicato le fine corneale d beone, & Scipione, Macrobio di uergognofò & ingrato ingegno, Tlinio mendace,Ouidio di troppo complacente à fi Beffo ? & non perdonan alcuno,ma dan sferzate da Aguzzino à tutti fintar cmiffione ? che della temerità,con la quale alcuni di lorogloriofetti, & fauioli, entrano campo talhora à far del Tullio con una fentenza imparata à mente di rone à far del Toeta, recitando. Ah Coridon Coridon qua te dementia cdpit ? Eàfkr fopra tutto dclTheolcgo,et del firitturista, intendendo il fi fio alla riuerfeia per amar troppo la lettera? Che dirò della Trofopeia (pendano akuni,tenendofi per f doli della Grammatica, per recitar'Te to,Qmtalieio,lo Spauterioàl Mancinello,Agostin Dathojl Trifcitine fe, (fu uanni Dauid Britanno , Adam Traietenfe, Maestro del Bene, il Torre no,lo Scopa,& altri lor dogmatizanti,coi quali non fanno manco talho Cantal i - lamia fium 'Kttdibm del Donato? Onde Cantalicio arguì degnamente tio. chita Tedante, dicendo. Dum legit in Cathedra fapiens Branch'itaToetas. Allegai

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