GARZONI - La piazza universale - 1589
r n tv E \s A WL su ne i libr o de Inftitution e pueroruui, & da M.Varrone,ite l Trattat o de petri s ed u candis ,da l qual e Noni o Marcell o caua aflàiffime inflitution i intorn o a loro . E Plauto,neli a Comedi a de'Becchid i introduc e Lydo Pedat e riferir e l'antic a in - ffitucione dé 'Grec i intorn o a i putti , dalla qual efi trah e nópicciola vtilitàper Pinftruttion e d'efli . Le guerr e de'pedanti^ouer o i litig i loro intorn o a cert e mi – nutezz e s'han o da molt i aurtori,m a vna lit e particolar e intorn o a i vocabul i in - nenio, & reperit i legg e in Aleifandr o d'Aleffandro , nel primo de'fuo i D i Ge - Iliali ,al c i i ,&vn'altr a iè ne legg e fòpta il vocabul o In{tratfi, & qui d difter t pu l fare verberare,ne l 3. de'fuo i giorn i Geniali,a l c.19 . Le varie inftitutiói de'putt i ptuietia i pedic i fi irann o abódantemence dall'ifìeùo Auttore , ne l fecond o de fuoi D i Genialità! c. aj, Virgili o in particolar e nó fu tropp o inclinat o ai pedati , com efi dich i ara neLterz o libr o de difcjplin a di Pietr o Crinito,a l ca .ottauo . D E ' D O T T OR I D I L E G GE C I V I LE O G1V - rifconlulti , òLeggifti. Dxfc.v . • Awrarto pur quefii Dottori graui delle robbelonghe un'am– pio torto,a doler fi di quattro sfrift, che infine bò preparato per l'eccellere loro,metteda fui principio vn mar di lodi, & coficrado mille bonari debiti allaprofe(fione delle leggi, co– si in commune,come in particolare,per morirar l'a§et;ione giusla,ch io te go verfo vna difiipl'mafi egregia, che altre volte nello fiudio di Ferrara & di Siena fiotto dottiffimi precettori è slata dame con fingolar fatica fie- guita & abbracciata. E tanto più cbenon fon ioche dia fuluifbalte per– fine; come fàuno i maldicenti,e detrattori,magli abufi delle cofe tanto ilo– ti, %r aperti, che fienza occhiati al nafi da gli orbi isleffi poffono vederft, & rimirarfi.T^e deuranno per queslo mengrafiefornente rifiutar queslo di fiorfi,effendo slato eÒpilato dai detti de più famafigiurifio)'ulti che va– dano attorno,e in lor fauore& gratta principalmente da me copofio,& or dinato.Con soma licenzaadùque di quelle illustri toghe, vego a iìflicareat modoi rari pregi di queìlaprofeffione ,rifieruadonelivltimola narrato– ne de difetti,per parer (come fino] più alle fine lodi prato, che a biafìmar la difpofio, e fblkuato.Hano le leggi (parlado deU'humane)hauuto vari, e diuerfi auttori,etinflitutori deffeipcioche fi legge al tepo che Mose firifi fe la legge diurna agi'Hebret, Cecrophhauer inslituito leggi bumane per gtEgkij.Foroneo dopo qslifu'tprimo cheàiedele leggi ai Greci,fecòdo ifi • doro,haue iole date prima ai ritortali Cerere, ficodoilparer diVapofiio Le to,et di Virgfbe dice .Prima dedìt leges, Cercris fiunt omnia muntiti •slpprcffo à Itti Men urlo Trimegislo-le diede a gli Sgiiif : dapoi. Draco- p i 0T ne,& Solane a gli Atheniefì ; Licurgo dLacedemoni ; & Palamede fu j ^ ^ 1 il primo che faceffe le leggi delle guerre a giudicargli efferati . Trarrà-, Virg Valerio Maffimo nel libro defimulata Religione , che Minos diede le leg- Valerio gi aiCretenfi,vhilolaole diede aiThebani fecondo il Volterrana Apol- ^ L l S m bagli Arcadi fecondo Manilio ndUùro Denauu a Deaiuin ; Zoroa- ^ V o f e r 8ro M.Tuiìio ,
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