GARZONI - La piazza universale - 1589
r X t t È R 5 A l t. ff detlaTrmità,&quindifublto aperfe la mano, mttdedo tuttele cofe effere, aperte, e manifeste a Dio, eil pa-r^p crededo che volejfe dargli un fihiifo, ìtrìnfe il pugno per vendicaifi,dandcfi a capire ilfatuo, cheintedeffe iddio, ehiuderein fie Slejfo tutte lè cofe mediate questo fuccejfo, furon giudicati i Romani degni delle leggi de Greci le quali fuxoa date loro, e regiììrate in dieci tauole dibron , ro r alle quali (per parer queste minute ) ui aggiorfiero, due altre poi quei dieci Ambaficiatori,talche p accidente furon chiamate, v , le leggi delle dodici tauole. E vero che Vdalrico Zafio,.nelle fite Scholic,& ZiC ilBudeo nellefue ssinnotationifopraleTandetttedicono apertamele qfia II Bud effere unafauolaridicolofatejfutada Accurfio,& che macofuron dieti le- I£doro._ gati,mi trefoli che furon madatiin Grecia quatti^ ifidorogli nomini, die ci ancoreffo cioè Appio Claudio Tito Gemitio, Tublio Seflio Lucio vettu- rio,Gaio Giulio, Aulo Manlio Publio Sulpitio Tublio Curio, Tito Rmu- lì), e Spurio Tothumio, Hora hauute queste leggi, dice Pomponio leggi- sta,che cominciòàdefiderarfil'interpretationedihuomini prudentije cui rifoste furono commmemente chiamate legge ciuile, ncll'isteffo tem– po furon compone le forme per l'attioni di legge in palazzo,che fon chia- wwfelegisactiones,o;<ero , legitimaractiones , indi per quella dìfiordio-* della plebe, chef ritirò fui monte Auentìno ,& fi formò le leggi da FI (fi– fa bebbero origine i plebifiiti, cioè le ragioni della plebe, chefuron affan– te in luogo di legge. 1)i poi che per la difficile congregatione del popolo & della plebeja cura della Republìcafà dedotta nel Senato: & quindi nacque quellaraglon di legge eh'è dimandata Senacufconfultum : & ne' medefi- mi tempi magiftrati,oitero ipretori rendeuaho ragione,proponendo degli Edittii qualifuron chiamati Edicta prx:oreso«friimenieiushonorariu da quello honore ch'era al pretore eshibito. Finalmente trasferita la pote– stà in un fola ne nacque quella Tpecie di legge,ch'è detta principal fonstitu tione, ouero placito del Prcncipe. Hora fra quelli, che cercarono di ri– durre tutte queste ragioni ciuili differfe in un volume, il primo fiù Geneo Pompeo,& poi Gaio fefarewa l'uno & l'altro fopragionto dalle guerre^ ciuUi, & da immatura morte, non lepnote ridurreaperfettioncAl tem– po po i di Conslamino Cefiare furono aggionte nuoue leggi a queste prime, forfi per che furon stimate quelle diminute, & manche, & molte altre, ne fecero i fuccefforifie quali (come dice ifidcro) offendo difordinate, & con- fitfiimeme mefehiate infume, Theodofio minore Augufio le ridiiffe in un Codice, ò uolume, che da lui fu chiamato il Theodofiano, per fin che Giu– stiniano Imperatore, visti i Codici antichi, cioè il Gregoriano ,& l'Her- mogeniano, allafimilitudine de'quali fu composto il Theodofiano , & vi– ste le constitutioni estrauaganti dafuccejfori di Theodofio dsriuate, diede, il carco àdiecehuomim,di ualore,che furono Leontio,Foca Bafilide, Tho- ntafo, Tribwiiano, Confiant'mo, Theofilo, Diofcoro, e Tenebrino, i quali, G corn- Pcmpo- ^ nio.
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