GARZONI - La piazza universale - 1589

D EL S I G N - B A R T O L O M EO £ V R C H I E LL AT I FISIC O I N L O DE D E L L ' O P E R A. ? E la gran Tia'^a a leflupende proue Correte tutti opellegrini ingegni; Tutte l arti uifon,tutti gl ingegni* Le cofe anticbedegiàfrefehe,e nuoue. Co' ciel'he i figliagli altri Dei ri è Gioite» Tutte le Signorie Ruttigli f{egni, L'arme,gli amori penfier vuoti,ì pregni, Qnel cb'hquel che non è,quiui,od altroue. „4 quella mannaan cui v è ogni fapore Venga ciafcun,ch'ei diuerrà (atollo, E potrà altrui cibare à tute Vbore: Indi fi volga ad ammirar 1'.A littore, F dica,tal no'lfè Tallao d'apollo. Ma quel che a quejìi,e a tutto l moniolauttore. D EL SIG - T H E ODO RO A N G E- L V C CI I N L O D E D E L L' A V T T O R E. acciai'Egitto del (ito Troteo antico, Che ne Crisìalli il crin dalga coperfe, Lborrende forme fempre mai diuerfe, Mentre d apparir chiaro eifu nemico. 'Perche il Garroni à noi più buon amico* il Vigo e dotto fìile fuo conuerfe In più oppofite forme,&quelle offerfe y^Chiare futh'in van dirlo i m'affatico, rdi corallhcon dorate arene, Ft con eoe bigliepretiofe ornaro Le pumicofegrotte m I D ìo marino: *Al co fui meno per bonorconuiene, Cbe,ouunque il fol non e di luce auaro, Si canti il grande ingegno,e pellegrino. TEL

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