GARZONI - La piazza universale - 1589

V ti IV E Ì \S A LE. E f 9 t . tiene Franchi, i qualimail'hanno accattate, come dice la Ghicfaprima,aì •Mpitolo ne Accufarionibus,a//r t cauja ter%a,e questione quintale non in quanto fi fondino fopra la ragione,& la ragione,così richiede, non perche B aldcv eoa dicalalegge,comenota "Baldo nel principio del Codice &gliHi?j>am non folo non vfano le leggiimperiali, ma quel che importa più altre volte, nel Regno loro ordinarono, che vno, ch'allegale le leggi de gli imperato- Oldrad r 'hfofie condannalo nella tesìa,comeriferifie Oldrado nel Configlio feffage- fimono,altre volte ancora fu prohibito da ejjì, che neffuno poteffe tener li– bri di legge, come racconta Giouan Lupo giurijconfulto fi bene i leggi- ìli ßvantano dhauere battutogiurificonfulti dottiffimi, & eccellcnùfiwi, Gl0Ua *- u cosiantichi,come moderni,&pongono in Catalogo un Guarnerìo detto Lu p o ' cerna della legge da Odofreddo, m Edgaro, un Martino Piacentino un Giouanni tiy ?zone,uno<Accurfio,un Rogerio campvfitore della prima fira- ma,Hn Hojfredo Rene ventano fuo difiepolo, un Cjiouan Befano Cremcncfe, fornmatore delle Pandette, un Lottario,un Giacobo di Balduine, un Odof od 0 f r freddo,un Guiglielmo di T)uranto detto lo Speculatore, un Giacobo di "Be- do. laifo, un D'ino daMugello, un Giacobo direna, un Cino da Pistoia, vn 'Bartolameo Cutrìgarto,un T^icolò de Matareli, un GaTfox de'Calderini,m Rinierio da Forlì, un Lapo da Ccfiiglnme, un Bartolo da Saffisferrato, un Ungclo da Perugia, unFrancefio, degli rsflbergoti, un Baldo perugino, Francefio Ttgrino,un Riccardo da Saliceto, un Pietro d Ancor an o,v.rì An ionio daButrio,unGiouannid'?mola,unPaolodaCaTìro,un Lodouico Pen tatto, un TS(ello da S. Gemmano, un Giacobo Alitarono da padca, un 2\(i- pote daMonte Albano un Chrifloforo Porco,ttrt'Aretino,& più moder– namente unDecìo, un Imola, un Giafone,un Baffo, unZabarella,un {erte, un Jilciato,un Mcnocchia, un Lorenzo Maffia Segretario dell'ftiufir. Sign, di venetiiil quale oltre teff ere ornato della cognitione di tutte lefcieniie, nobili in quelli delle leggi è periti(fi-no,& ffero, che un giorno fi vedranno frutti tali delfuo fublime ingegno, eh il mondo ne stupirà, però meritamen te il prudentiffimo fuo Cotifiglìo, è tenuto ingran pregio da quella Seren. Rep. della qual è primo LegiTia, un Rebttjfo,un Manina, un Ttynòagallo,un Follerio,un Cocinoun. r R.iminaldo,uiì^3'jrtazZJ-">lo, un Angofiiola,un Can- nefìo,un Veggio, un Br echio, un Tir aquello, & infiniti altri pfeffert di qfla faenza , nientedimeno malto maggior è il numero di quei dottor elfi da do- Zena, che mai fan cafa da due filari, albergando fempre à baffo p er Ugno. ranZA,e infufficienzaloro, e à quali non bafìa l'animo d'acconciare due paragrafià brodetto, ne mettere quattro Ghiofi in falamora,tanto fiondi- gefti della fiembietà, la quale è casi propria loro come il parlar Mcltnfo à Grattano da Bolognx. So no anco nella pratt'tea loro in parte vili, perche fi il Medico s'impaccia negli Orinali, <& nelleZmgole, & effi negoemno coi sbirri,colBoia,conle corde,con le kerlme,!& con lefior che. QÌtratbe G } fanno

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