GARZONI - La piazza universale - 1589

•ìoS P ì J. 2 Z J4. Accidenti gobbio gonfia. Za quintadecima e y il plenilunio, òlotilunio. Bora quot deli?. Lu - fo.fa L m a e \- m aU g Umen to d'menta cornuiajwZjajgonfia, & piena :oi ho- r .-v, . e _ . . .sii. . A nac le, ^aa»do fiema,muta l'ordine fuo, finche dinenta ìnvermeslre, ò fident et preffo a noi altri laLuna e detta communementedi quelmefe dou nìfeefficondo quelverfi.ln qu o completili-•metil i lunari o cletur .7 >*<J, e due Lune terminano in vn mefi, la prima fi dirà Embolifmale, e l'altr chetermina infine delmefe fuffeguenttefi deputarà al figliente me/e farà detta Luna di quel mefi, perciò chela concioni ione della Luna c le non è quel mefe, nel quale effa vien celebrata, ma del mefi figu come fi fi fà la congiontionein Genaro.jqueslatale non è di Genaro,ma Febraro,& quella che fi fide Febrarofiriferifce à Marzo,& cesi del tremarne dimostra ilprecedcnte verfitto.'Btfi^na fiper dipiù, chela f mana-è detta hebdomoda-cuero[sbk3.dwm,&contiene giorni fitte de minatificondoigentili da i fittepianct'uìl primo dal SoleTrecipedi tilt- ti i pianeti, il fecondo dalia luna ; il terzo dalla stella di Marte : il qu da Mercurio: il quinto da Gioite: il fitto da Fenere:ilfittimo da Saturno iqualigiorni preffo àgli H-ebrei fin denominati dalfabbato,chìamando Lunedìprima fabbathiàl Martedì ficuniafabbalhi, & la domenica firn- plicementefibbatoMa la Chiefa Christiana eh iama i! primo '"Domenic il fecondo feconda feria, il terzo terza feria,fino all'ultimo del fibb Diuifion e detto fettima feria, (fui il giorno fi diuide in naturale di vintiquattro del di , & w in artificiale di dodeci,cioè dall'oriente del fole fino all'occafo,chiam j la no t àofìilreftantenotte.EtlepartidelgiornofintreJamatt'ma, la fera,eli mezzodì.Ma la notte fi diuide in fittepartifm veffro, crepufculo, cont nìo,intcmpefio,gallicinio,matutìno,e diluculo, onero aurora il vefiro è fiu bito dopo il tramontar del file, il crepufculo à così sii le ventiquattro re, il contiamo è così alle tre,ò quattro bcre,quando tutti tacciono Ji pesto è quando non fi può far niente,così sii la mezza n otte.il galliam quando canta il gallo .il matutino è coft un poco innanzi l'aurora, & Principij & a èl'hora propria del matutino de^lìgicfi. l'aurora èauanti il file vn del gior- poco;& cosi poiprincipia il giorno, ilqual giorno,fecondo levarlenation nodiuerfì dei'mondo hà varijprincìpi!, come dice dottarmi Tadoannio nel fuo Padolni o ^ar 'wiperehe fecondai "Romani comincia dal punto della mezza fino all'altra mezzanotte: fecondo gli Egiitii.Italiani,& r Bccmi dall'acca fi del file fino all'altro occafa: fecondo i Terfìani,Babilonij s Greci,& T bergenfi dalnafiimento delfole.Secondogli *Atbeniefi, Srabi,Theu mei, &s(lronomi,dalpunto del meZjCO dì. Secondo il vulgo dalla prima bora del fole fino à fera. Et quefh'giorno è variamente tatoinmolte occafionkperche quanto alla celebratione de'diuinivffcif giorno comincia da vetyro-.quanto all'offeruatione delle tregue, com dalnafcer del file: quanto al digiuno,®- quanto al mangiar della car comincia

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=