GARZONI - La piazza universale - 1589
& perno» perder lagratia degli amici, o per non far dityiacere à qualche Magnate ,fe bene il douere comporta altramente, non vogliono andare, c tronan mille ifcufe, don deìlelunghe infiniti, e vi cacciano qualcuno in vece loro^chepiglia sii i tartuffoli spolet'mi,che manco ha tempo dauederfcnc.Di piutalundi loro fi fa pregar di fouer-ch'io à feruireipoueri ; &nonvuól fare 'lustramento à instanza di quegli,ne eccedergli loro in pièticaforma, perche non poffono cauargli gli occhi coitampanti, & moflrargli le lagri– me di contramaglie, come bramano molti di loro eftremamente.gli orfani, i pupilli,le vedoe non fivan troppoper la fanufta, efendo ingordi al dana– io come rorfo al mele,come i (fremonefi ai fagiuoìi,& come i Lombardi al– le rape.ln fomma tu puoi vedere ageuolmente,chei principalifra loro fono quelli, che fanno meglio trauagliar la piazza, intricar le liti, auuiluppar le canfefalfificare i testamenti, gliinstiomenti, lefufplicationi, eibreui, & che fanno eccellentemente ingannare, truffare, & quando hifogna giurar falfo,& fcriuer falfofbauere ardimento di fare ogni male, nèfì lafciar vin– cere da alcuno in fabricare inganni,frodi, barrerie,calonnie, lacci, caprio- nifinfidie,intrighi,controuerfie,qucrele,circonuentioni:e non ve inflromcn tofraloro tanto intiero, e tanto valido, e tanto folennemente fatto,che non fipofa litigarui fopra,feauuerfarioalcunoviè, che voglia contradire à quello, per cloche dirà , ò che vi fa lafciata fuori alcuna claufula foche vi è falfitàjà che vi èfraude dentro,oueroopponerà qualche eccettìone,per im– pugnar la fede deltìnstr omento,o del Notaio; benché fe tutti fi face fero co quella fede, che gli faceva il cattluello del Mainar do, filafdar tbbonoi ban– chi presto, fifgombrarebbono le matricole,&simìtarebbe Dionlgio, che diutntò velante difforbitho.Hor perche à bastanza ci par d'hauer tocca– toli polfoàquesti pouerlinfermi fra l'altre particolarità amici de Izaffi, edomeStlcì deTrombetti, vifitaremo vnpocogli altri, acciòper forte non fi dolgano della tardanza, e troppa lunga dimora noflra-j. Annotation e (òpra il x. Diic . Per fape r medefimament e tutt e le cof e fpettant i a'Nodari , fi può legge r que l libr o di Giouar.n i Andrea , che s'intitul a Ord o iudiciarius , per o che le formul e di tutt i gl i att i giudiciili , che panan o per le man i di coftor o , s'haiin o diftinta - raente, 8c chiarat a ent ; in dett o libro . D I ' M A T H E M A T I C I in genere . Difc . xj. Itagora tìlofofo (come racconta Celio nel quarto libro del- Celio. le fue antiche lettionl) &con effomolti altri hanno affer– mato, & detto, che fendale difeipline Mathematiche dif– fìcilmente può l'huomo arriuare al colmo delta perfetta Fi lofjfìa, & à quella fomma verità , che con tanta anfietà tbuomo ricerca , efendo ch 'elle fon come gradi, & elementi alle c l più
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