GARZONI - La piazza universale - 1589
t i * * t \4 i z a & qualche fiata informano falfi testimoni, ò fanno; petitioni cau'illo fofinkhe ; ò inducono i Clienti à pigliar giuramentifalfi , badar riffio file erronee, e tristi, conmanifestaperdutone dell'anime di quegli., & le loro ìnfteme, Si fanno anco pregare a vficir di caja , a affettarle fagi ni minutantente,a aprir la bocca quando fi richiede, àfar quattro pa più per li Clienti, e mancano ffiefifo della debita diligenza ; e taluno fidgronde inmodo, & ritiratocela fua altezza non fi degna per festeffa ragionare al Ciudice,ma commette fi bene à qualche nodaruccio infiuf te,cbe l 'informi infiomma oggi digli Auocati & 'Procuratori cadono tra in queste cofie a pie paro; & colui eh'èpiù sfrontato,cb'èpiù intngojo eh'è maggior viluppo, chefa far delle trouate più dell alti o, è riputato più valente di tutti, & hà maggiorefieguito ,perche la verità non {atten de,malafalfttàpalìiatahaprefopoffeffo ne'palagi ciuili,& criminali pia- di quello che non conuiene: di modo che giudico io ,c he Sidonìo, de'cattiu Auocatiparlando,& i lor viti] dipingendo,diceffe vnapiena verità, quan dodiffe. Costoro nelpiglìarei doni fono Arpie, nel parlar per i Clien fiatue, nel litigare bestie, neltintender fiiffi, nel giudica re huomini di gnosi porre fuoco in campo mongibelli.al perdonare cuori di diamante, éiferro,ail'amkìticpardi, allefacetieorfi,agli inganniuolpi, allefiuper- hie tori, al confumare i Clienti minotauri. Questi fon quelli, che ritarda le caufe,chefemprev'aggiongono,che impediffonoil fine,che yinfaslidife no per poco,che ammoniti fi feordano, che arrichiti compran le liti, c ucndon l'interceffìoni, che diputano gli arbitri fidfiche dettano igiudici al roucrfcic,che fanno litigar indarno,che allungano i termini delle audi Zele ad orecchie fi dilettano foto del fuo delloro,a cui drizzano gli oc di Argoje mani di "Briarco,l'unghie delle ffinghi, & ebano inloroi {p giuri di Laomcdonte;le fallacie dvliffe, i tradimenti di Sinone, le perfi de'Thraci, le crudeltà de'Scithi. Talché l'horrenda bestia del vitio porta tulle fronti loro vnaimagine,&vnSimulacro bombile, & monslruor fo. Ma che dirò de'miferi Litiganti, i quali spendono la robba, e la vita perfeguitarei configli di cofioro? che altra cojaèil litigare, fe non recar materia al cuore di fiofpirare,agli occhi dì lagrimare, alla lìngua di rama- ricarfi,alla mente di fare afflitta, ai piedi di non star mxi fermi, a tutte membra dì trauagliare, alla borfa d'euacuarfi, alloficrigno di restar nuo come le fatele di Mastro GrillofChe allegrczzc,cbe confolationi,che risto ri fon quei d'un li tigante;fe non di ricco dìuenir pouero, d'allegro tributa to ,di libero feruo ,di liberale & magnanimo auaro ,di pacifico,inquieto difperato? come può effer chelinfeiice litigantenon fi diipcriquanào u ogni dì tantifoidi ufcirli di borfa,cbe'l'Dottor uuol dieci fcudi,ilnodaro »C vuolfei,ilfoilecitatorene uuol quattro, il commandadore neuuol'uno, •Zaffine uoglìono otto, ilguaruian delle prigioni ne unol fiedici, il Giud chiede le lfortule,e ì danari della fenteza, e tutti s'accordano adeuorar come
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=