GARZONI - La piazza universale - 1589

F N I V E R S tsf L E. r 4 r t-Trencipi cl Egitto delfinotempo co quell'arte arrichiti no moueffero tar– mi eontra l'imperio Romano .Et Giouanni Eernelio Ambiano filofifo, ejr ® f• medico cbiari[fimo,in vn fitto libro dell'occulte caufe delle cofi,attesta l'ar ne "° te chimica effer vera,® d'hauer egli fiuto oroperfetto con queffi arte, oue dichiara il modo ancora chep far lo debbono gli altri vfire^No tacerò che Giulio Firmico Afli-ologo eccelletiffimo, il quale vijfepiu di mille e dugen- toannì fiono,al tempo diCoslafmo,dice nel terzo libro che ferine a Mauor tio Loltiano,al capitolo quinto decimo,che la lunanel nono luogo dallhoro ficopo nella notturna gcaiìura,nella eafa di Saturno genera l'huomo inclina tO alla faenza dell'Alchimia, quafi che i cieli isteffi congiurati al tuo bene ti voglian dar l'argento per Luna intefo dagli Alchimisti Je tu con questa faenza tei fai prudentementeguadagnare£hàndi è che gl'indi (' comeaffer ma Cjiouawii Tico Mirandolina )chiamarmala faenza chimica una difei plina celeste,® diuina,® Baldo da "Perugia famofifjìmo 'Dottore leggifta _ _ ne'commentari, che fece fipraglivfi feudali (finon mente osée'fiandra Gio.V Earra nel fuo Socrate )la chiamò inuentione di filofofico,®pervicace in- telletto.Ter questo ancora Cfiouanni tA-aàrea neltadditicne ad fpeculiì, nel titolo De cnmiais.ÉûCinàs,commcndagk Alchimistii i qualinelma . • gìsìerio dellalor arte d'un vile,® ignobiimcttallo-nefanno vnraro,etpre D ' o ~ tiofoajfatto.St il Tanormitanojiel capitolo ferodo D e (ocû\t^\ïs,afferma,. t o r e C a cheper l'influenza delle sielle con herbe,® pietre pelle qualiègrandiffma nonicoV virtù, fi poffanaturalmente vna forte di metallo conuertire in vn altra-, l ^?™ più pretiofi,effindo tuttii metalidvna folaf]>ecie,<& fluendo da vnifìeffo princìpio,ch'i il filfo,® l'argento viuo.cficuanì Eernellio Ambiano Me- bollino. dico chiariffimonelfecondo libro- Deabdui s rerum caufi s parlando della Augurel.- fìei.ìfiiofifica.,conferma la.tr afinut aliane metallica degli Alchemifii, & lo.. . infignaacìx modofifal'elixir diuino,e conchiude della potenùa fila. US- uerfi'dell'Augurelio dicendo* Ipf'im vt tenni proietta parte per vndas Aequom; argentumfi viuum tum foret, œquor. Omne,vetirnmenfum veni marepoffet in aurum. Qltnt .che li ragio naturale par cbeladmètta ancora,imperò chefe, vedia– mo cole arie fernuìtafipra lunatura generar/'animatisefibil'hcome fiefi- pioni, Lufirte,et,fimili altri p forzìuli corritinone; qua rafia v«o!e,che l'i fieffo no poffafirfi' nc'metallìmoltp. piuimpfetti,che cotesti animali-no-fo- noie t fi il fime delOzimofcome attefta Martiale} p ut volte fimmato fi trai M forma i n fer pillo.e t l'arena delfiume Belo distate daTolomaidefoLimëtei. fladìj biforznnaturalefcome dice Çiofieff o,nel 2Ji .debello ind.Jditrafìnu Gl0 &%°• tare in vetro tutti in metalli tocchifpehe p forza d'alckimia,laqj<alno opa., fi no co forme alla uatura,no potrà vn metallo trasformar fi nell'altro e fi– er etinaturalil Tpn c'èfinalmetelauttoritd-d'Arnaldoda villanoua,il ^ v i l h q/tdfivmaconlmifimdeU'aléimia batter, formato verghe d'oro ec- nuoua cdlenti x

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