GARZONI - La piazza universale - 1589

>+ 8 J » I Jt Z Z U mo del cteloydke ogni cofa cotenerfi fitto il numero ternario : et di q _ mero ternario ne firiue vnlibretto ìtlero «iufionio,ch'èda lui chiamato C Archita, pho.il quatternarh è numero pinete all'anima bumanajlcbedimcfira chitafTaretino nelllb.detta fipieza, cofiituedo io lughi, etverametealtif midifiorfi,quattro termini all'humana pfettione appertenftti : Uprimo quali è la dìu ina fipieza che ver fa Intorno alle prime Idee,et fi letti ql medifimo, che fi il Scie nel model'occhio nel corpo,et la meten anima jlfecodo è lorganica di?pofitione,et la melale capacità dell'huomo et attitudine de/fa diurna fapiezail terzo l'appfefione della medefimaj farationetrala fipiiza humana,etla dluma,etla comunlcne di epa, ® qllanaturxj.'ultima èia rlduttione dell'anima alla diuina imita II quinario dlcatoà Vulcanofitgnifica batà,però capite l'opre de'clnq; giorni, dlffe M jè.Vidi t D e u s , q u òd eét bonù Mfii denota pfettione di bota, peto finiti ì Hebreo ^ f ù Ì l o m ì d e l ì cL creatioe,diffe.Et era t vald e bona.? / fettenarioènumerolnfi n'ito fimor tale, [imbolo della vittoria^t d'Iddio lsleffo,come dice Fi breo nel lìb dell'opificio delmodo. lottonarlo è II primo numero cubico nafiedal due refieffo,® moltiplicato Infi flejfo,e fignlficat e bea nouenarlo è numero Angelico.lldecenarlo è un numero,ch'è iaffolutlffima Idea d'ogni pfettion e. Sono adunque i numeri pieni di forza, & infieme,ai quali attribuì/cono tato Boetlo,et Themiflio,che/limano nej Auézoar. * f ' e l l i P 0 ? e v dhitametefflofofare.OndeAttuar Babilonico di/fi:, ille vit e omni a noui t qui ben e iìt numerare .Md fipra tutti alcuni attr Origene . buifcono più alnumero impare,chepare,come Origene fipra il j. cajel FrancefcQ nefiFracefioGiorgionCVroblemlalTomc> primoffettlene fecondaique- G a k n ò 0 ' m ° neotto l e f ma ^ mt a,Galeno,&Hippocrate nClibride giorni decreto Hippoc'ra r ^ om diconoìnumerl imparie/fera ogni cofapiuuehementi fil che d'im te. Uranelle febri coni offeruatione de'giorni,® l'iileffofiuede nella efshi tione dellepillole;chedanno difiarìj® Virgilio dice, che Nume r o Deu impar e gauder . e Tlatone nelTimeo,® Maerobio net primo de fomn Scipionis , dicono il numero impare effer mafchio,& però più efficace il pare (emina, e Vegtt io nelllb. de r e mi Utari ferine la larghezza tel Vegeti», foffe de'capi douerfi talmente accommodar,chefiano difrari.però Mat de Lu d e L U t h y a m e d Ì C 0 E c c e U n un f u ° libretto,ò Dialogo degiorni decretorifjpu thya II " ** ? c o n m ? l t e ra gioni quefle cofe tali, riferedo la forza non ai nume Rabbino all'efficaciadellanatura negiorrit decretvnj,et c efi nel r cilo.et io p men Hatza — sòquel che mi dica de Cabalisti,! quali per uia di numeri raccogliono tan àos. rni r abili virtù ne'diuini nomi} quali affermo^ confeffo effe/turmet ficaei,et uirtuofima che nafia da quei numeri loro niseto infìeme con benché il Rabbino Hatzados nel f io lib .de rìuelait ficretl lattribmfia e fbreffamttea qlli. Ma uoglio per i cttriofi notar que-ìo , che gli antichi c Beda. merauano p uia dei aiti,® de gli articoli dellamano,rcmc narra Beda, Plinio, fio prim o tib.d e natur a rerum , al cap.prìmo: & Tltnio net j.lib. rifer fie

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=