GARZONI - La piazza universale - 1589

« f i f » i «x f z z A alia m vtifrtate m capiant^acutiore s tamen,qua m anteafuenmt,redduntur.] ti dell'Arithmetic a fon o enumerat e da Procl o , ne l prim o libr o fopr a Euc ou e dice.Arithmetica ; tre s fun t partes,linearum J plar,orum 3 & folidoru m n rum confìderatio.Mapi u diffufament e da Angel o Politiàno , nel'fuolib.de l Pa nepiftemo n .Glifecretfd'Arithmeticapoflò n vederl i ne l qnintod ecimoii b.de fccreti diGio.Giacob o Vuechero . L'inuentien e dell'Arithmetic a s'attrib aiSidonij , fecond o Celi o Rhodigin o ne l decim o lib. dell e fue antich e let al cap .34. & ch i vuo l faper e l'eccelléz a de'numer i d'arithmeti c a ved a molt i c dell'ifteff o Auttore , ne l duodecim o lib. pien o di cof e all'Ar i thmetic a perti D E B E C C A RE O M A C E L L A R I. Difc . xvj . 3|Sf"W § 'BeccarilatinametedettiLanijdaMarcoVatroncneiJecodo Wma j§ff EeReRuàÌQz,&daTerè'tionelfuo£unuco,fiuerQMacel ^°nato. JS||M rÈk Uri],che viene à deriuar,fecondo Donato,dall'ammalar de $mM«sÌ&M gli ammali,che fi fa in bec caria,fion pece-di fereti dagli A tomisti, & folamete da loro disgradano in questo, che gli 'Anatomifiifcor eano,& fimembrano i cadaueri humani, & quakhe volta tagliano ancor viui,maibeccari sbranano, & disfanno quei delle be sììe,&anim ali.co tno to minor pietàjbc-neliofficma d'Anatomia no fi cofiumaju ritrovata tot te lorofecadoilparcr di molti daquei primi, che cominciarono à jairifica- re le vittime à Dio,come da Cainfigliuolo d'Adamo jlquale offeriua p fia ficio alsignorelepiù ammorbate pecore chaueffe nelfito gregge, onde può elfi altro di luiyfe no chefojfe vn pefJìmo,& maladetto beccaro.E q Jl'arte Icr-oneceffaria molto alvino humanoffapUo tutti,che ilmaghr d la carne è fatto p nutrirne to dCcorpi^che malamete fi potrebbono reg etfostetare ser a diqlla.ABeccari.poi s'appartiene efifere eijerti nel c op re gli animalifaplipefir. co l'occhio, fiafgli ingraffare, fiapgli ammazzare* &fuenare, acciò la carne ne diteti roffa,fiiplifcorticar.c, acciò noguajlila pclle,e tagliado alla bacaffapfare itagli come vanogius~ìi,et netti,accioche U cocorfo delleffinefifacci putto da loro principalmetejepoffìbile fia.Ap pertìefi ancoraà quarte ài beccaro ilfap da quai tepi le beflie fi a.no meg ri p ama^Xare, come il verno p il freddo i.povci/i buoigraffi da fatale,. 'Pafiaicapretti,cti vitelli dalatte,egli agnellipesiate i mazìgiottcniA'au- tuno i ccflrati,et cofi dificorredo di lepo ì tepo,pche qfia intelfigéz?,* tione no può apportare fio no.gwmmeto alla tot borfi juero caffetta. istrometipoifonola bacaci rateilo, gli vncimft coltelli,}* maixe,i tjacilà ni,gli accìalmi,e i vimini da legar la carne,cerne svfanella "Romagna. L te nel resto è comoda dafarfi degli.amici,$che come fidan buoni cojf mazo,buone trippe divitello,cihedelfegaio,edeiìacchkttofìvfi qualche cnrtcfi.i,.cuero della ttfla ouefia gitoci hi ghiotti f ileccardi,o che vn buca qrto ài capretto graffo fi poni àcafa,il beccaro vie lodato ifinitam^ep lat'buomo,e tutti co tati ageuolezfS refl'an'oblìgati à qfto somamtxe ,n temolo che il Caucdlicr di comune lo hraneggi cola bilacia, come fagli

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