GARZONI - La piazza universale - 1589

&,2% I r É i l $ Jt L É, • If 5 gùenti'paroleMonotz medicò mi- propte r neceffitatèm, etenimcreaui t eum ahriffimusjà De o eni m èft omnismedèÌ3,&a Regeaccipietdon a rione rn .di fciplinamedic i eXaltabi t caputillius 5 erin confpeótu magn a rum colìaudabitur, Altiffimus d e terr a creaui t mediciham,e t vir pru - den s no n abhartebitilhm. i Greci pdrimente,apprejfo aqttdifu prima in pregio la medicina#ttribuifiono tinucntione di effa ed Dino Apoilo,e for fe no temerariamente per quefio che egli fu ilprìrao che trono L'ufo dell'ber be,&pofi infaggio l'arte prima da. quelli antichi dispregiata. La onde ap– preso Qui.no s'arroga il nome d'inventar di quella dicendo. Iuuentum medicina menm eri opifexq,per orbem. Dicor,&hebarnm fvbkcl.t potentia nobis. St il figlimi di quello, Efculapio nominato, divenne in qui Ha faenza tanto- chiaro, & famofo, che non falò èflato detto dadeuni inventore di effa, ma s'acquiSlò -a quei tempi per la fax eccellenza bonari dumi, effendo fama (benché fabvkfijcbe fufeitaffe Hip polito,® Androgeo figliuolo di Minos da gli Atheniefi uccifa.llc he volle lignificar Propertio in quei ver fi. r o p m Et T)ews exx'mclvm Cretis Epidaurìus herbis. KeSlitvit patrvs Androgeonafocis. • . Q u ; n t E Quinto Sereno Samonkoparlando d'Efidapio allvfedl'ifieffoinquei rem o Sa - fuoi carmi. monico . Tu<f f potens artis,redvces qui tradcreuitas. Nosli^atjj in edam mane, revocare fapvltos. Qui colis ,Aeg£dó,qui Pergam.-i,quìj } Epidaurvm. Vogliono alcuni però (corner ecita "Plinio net j.lib.) che Qnrone Centauro figliuolo dìSaturno,& diphìllìra,e preeettord'Achille plagracognitio- Plinio. ne ch'egli hebbe di moke piate, <tr d infinite berbe,foffelinucicr diqSia e- gregk difciplina, & altroché agli Sghtufi debba Umore del! ìnuhione di effa, paredo che Hcmero attribuifea loro l'ufo de'medicameli in quei ver fi.; Fcrtilis t^egiptm rerum medkamina mixta. Optima mvlta,fimuldetermìnaplvrìma proferì. Ma Sorma Ephefi o con brevi parole attribuìfae l'inuentione a Apolli ne lamplìficationea Eficulapioja perfettionea HÌppocrate,dktndo.Mc- J' 0 J^ dici rum Apollo- quide m inueniramplificaui t Aefculapius , perfecir * Hi ppocrares . La cui prcSìanlia, & eccellenza da molte bande fifcopre. 'Prima battendo per oggetto le caufe delle cofie naturali, the da medici ucn- gon Speculate , & -dire: te a q;<dfine, che l'arte intende ; nella qttal cnfa,è tanto anpea » & famigli are-della Tifica, .che fi può con ragione chiamar Q> faenza, benché il Fernellio Medko.non vogli ammetter questo nome 'in lei ne n nonminandolaapertamentcnelfvo Prohemio orte in tuttoficodo che Hip pocrate la nomina arte nel principio de giorni decretorij,& inveir ore nel Auerror 6.capito.defitioi Colletancila nomini pvr arte ,.dkendo . Medicina e d ar s factiua . ratione,.e t experimento , innenta- , qua ? rum fàmtatem- tuetur , tum

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