GARZONI - La piazza universale - 1589

V H I V E ¥i$ A LE. IJ« coìfmi Mkabolani,ne fi farebbe cofac'kaveffe àelbv .om,nftpvtirebbeìa ricetta da un MaHro Grillo totano mille miglia.Horf donatemi Signori Me dici J'ÌQ volto un poco carta pche quel che voifate ad altri èfatto ancor a a voi ,E di mesticro che vi fia fatto un cristero d'altro che di Betonica,®- bifo gna che Hiate faldi alio ficotra della bottale ui piace.Quati fono quei medi- cifriferuado Ibonor dell'arte,& qko de virtuofi)che n& fanno che cofapef (bino, & basta che la toga gli faccia hon ore co l'anello in dhofebeno sano accodar tre pillole in vn fcartoccio,come fi vedi Quanti fan del Galeno fu le piazze che no intedono maco il Mattinolo, elepadette dei (pedali? quanti fimpion la testa d'Avicenna & dtA.lbumafar,chefon come tati afini alla ìira,no captdo maco il Mefue in volgare? Quatin'vcddo cofloro col cernei 10 daMamalucco,& co la ma da Straàìottoffacedo ielle pue da ignoratifo pra la vita di q(ìo,®- quel parùcolar e?quante cafepiagono, quanti pupilli, fi dolgono, quante vedoe fi rammaricano perla beftialità afìnefia di coHoro ? ah che i miti miàdìalide mani manigolde,l'operadoni affafftne dan troppa chiaro indicio,che quefti nofon medivi ma mUici,furfanti, efdagurati nd le loro att\om,.peggiori di IfUo Acefia,che curava lapodagra tutto al rouer fido. No è uero che efifi tal uolta di puri barbieri diuentan dottori in Cbirur giatd'Herbolarij Protofifici?® dalla fbeciaria di mastro Grillofiubano co la toga in capagna come taliFaloppij eccellétì,efamofi no e uero, che defi- deran lepestio morbida guerra p far guadagno prologano,et aumetano l'in fimità,per intereffe della horfia loroìpotendo liberare co unfiucco dherbe fanno fpederea taluno il core in medicine doro potabile per parer unici ne' rimedijgagliardi bafta questo feruitiale ò Signorino baita, ci vuol vnfior di Caffia,che mnou'a meglio la materia gli aborfì delle donne gravide, le di- ìperfioni,delle vedoe,® citelle, quando la creatura e animata y pntifionoda Camomilla, o dafinocchio ch'ile cagiona,lacentaurea, o la graiontea,o la lattuca d'afìnotòpur quefli afini | ignoranza?'questi dragoni per fierezza? Quetti centauri p mons~lruofità?madi gratta {offrite unapota di lancietta. quado fi dà il veneno a qualche prencipe,®- Signore, come velie fare il Me dico del tR? Virro,e il Cirugico di "Papa Leoe,® come fece quel Giudeo,ch' auelenò nelthojìia Carlo Caino, partii che lafaceda fappia damineflra, o da brodetto e quando dìfouragionta il medico èpagato del fio maleficio,parui che la cofidenza di Era Stoppino,® Sila difier Ciapelbtto babbiam a far, conia fitxtma digrada dopo ilfalaffo navincrefia pigliare questa medici- jta di rettbarbaro.Che vi par di quelle medicine che noi date talhoraje qua 11feorreio pie budella come uno efferato dhuomì ni darin.eind-.tc.o no l'hito mo a tale,cbe co un perpetuo Ruffo dal buco macfirale evacua gli intefiini, et corefienz^-ritegno ddeunafiorte?deh quanto raghneuolmeccproclama m Platone nelfino Critone cantra i Medici dicendo., che Soli Medico occi d'irt e hominem - impunita * cft. San forfè gli huomini elefantino candii^ mfurarc con questa diferetioneima perche forfè diranno ch'io mi fia rifai

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