GARZONI - La piazza universale - 1589
tèe T I z z JÌ menti della Chiefa s'appartengono, mhe »do--qttestanotitìddaÙii fomm* diAleffandrodt^fles, àaS. Bonauentura,daS. J.hcmafo,da Ricardo fo- pra il Quarto delle temenze, da Scoto, & anco da "Dionifio fartuftan L'Vtilìtà di questa faenza fi forge da questo, che ella giustamente ord na non pur gli humaninegocij esteriori, ® almondo apparenti, ma ctian diogli affetti, ® effetti dell'animaìnteriori, ti procura l'unione con c Lio lapace col projfimo,® la beatitudine per noi steffiElla ci dà la norma, di diuentar figliuoli d'iddio, di regolar la neftravita conforme a quella di (fhrislo di drizzare, &• ordinare tutti iflati, il virginale, il uedouilefi coniugale, honefiamente, &fantamente, difcruar la giufìitia, e vniuerfia le,e particolare,e difiributiua,e commutatiua, d'intróddurre ima bella mo– narchia della Cbriiliana Chiefa, una forme de'giusti contratti, una offer uanzj deli utile, ®honeslo una custodia, dediuìrà, ® humani precetti, una fuga gagliarda da tutti i uhi][un feguito mirabile di tutte le uirtù. la à qualunque conditioili d'bmmini perfetto or ammette configli» i p fetti , commdaaglirmperfetti, correge, imalfiattori,eglì opinati & con– tumaci feueramente pmifce agli beretuiè inimica, agli infideii e co traria,effcn.-'oeffa quella bene ordinata {'quadra,®quella rocca didiafipr <® quclfortijjmo basitone jl qualda mille feudi,® da ogni fòrte armatur è difefofft come fi dimostra da Efiaia Profeta, ® ne'cantici dà Salomo nel lib.de 'Decreti. [Ella particolarmente (come fifa nelprohemiode 'Di gesti uerfo il fine, delle Decretali Jelfefto,® delle clementine ) ci do giovamento {ingoiare nel dichiarare & cochiudere ma immer,fa copi varie questioni,eh e digiorno in giorno dagli occorrenti nego cij proce le quali neramente fienza di lei, dubbie, & co nfiufe fi reftar•ebbon non vtilefiolo,manecejfaria è tenuta questa fcienza,fmministrondo ella pace, ® lagiufiitia, fienza le quali cofe ilmondo andarebbe inruma, perditioneferche annullatta la regola di effa Christiana giustitia,che altr a questo nofiro fecole maluagh, e tristo refìarebbe,fie non efirema imp tàhhefxrebbon gli imperi altroché tirannie? che altro i regrd,fe non ladra necci?® che altro in fornma ne apparerebbe tutta la tuta dtll'buomo,fe immostro de uitij abljomineuole, & nefando ? ®fela dignità di qui \ faenza mirar uogliamo,per incitarci, & inanimir ci allo fiudio di effa, legge ne da Tolomeo ai Grecane da Mercurio agliEgitij ,ne da SolonC- àgliyfthtmefijnt da Licurgo à Lacedemoni,ne da T^uma -Pompilio ai R maniffu mai sì anticamente al mondo data,chequesta d'antichità ueniff precedercela quale dal celeste Paradifo bebbe il fino naficimento, dalla laica legge, il mezo, & dalla Euagelica il fino fine,®lafua perfetta fo 2\on vediamo noi che l'origine fu dal principio del mondo? il luogo fu resìre,o celcfte Varadifoìiìdatore fu effe Diofilfine fu per riducere la cr tura alfiuo creatoretla materia altra non è che precetti dlddìo,fentenze d Trofeti.parolediCbrifto ì & ordimento onero ammaestramento dello
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=