GARZONI - La piazza universale - 1589
*6S 9 ì U Z t U inHercorata di cura de&ri,e decorata di ff >az£* camm\,e eonfatetti, par che l'origine lorovfya dal lago maggior e,o da aldi Comoplagra firn' boleità,che tengono con quellaraz^a di gente nata di Sterope , e di Bront nella cieca fucina del zoppo vulcano. Saran chiariti dico, per chequi fi ve– drà qualfìa la veranobiltà,con tateauttorità,efintezfdidtgnìffimì fcrit tort,cbefe n on vorranno oflinarfi col nafo nello Her co, & nel ItZZfi de lor viltà, faranno i sforzati confe fare deffere plebei,® no bavere in loro alcuna conditione di nob iltà,chegli alzi da terra più d'vnapaglia, hautn- do bauuto per li tempi paffati le Capanne per palagi, i chiafft meretr per piazzeje. ville per dittala proiettiva fuor delle porte, & delle mur glie per pojfiffioni,®campi,i bofichiper giardini,le caverne per camere do rate,le pecore,et le caprein luogo dipaggi./aratro per effeuitic da cavai- lìeroi'd molger le vacche per fiudio da gendlhuomoal cavar foffati per fat cada faldato,® il guidar l'Afino,o portar la barella per imprefa da Capi– ta - » - no no •»-' ; i r J j j fZZa,® ignobiltà, penhe le co fé oppofie, mentre fi pongono al rificon l'vna delì altra,d'imGfir ano (come dice il Filofife ) più chiarata lor eppòfi Iodoco. tione. Hor defiriuendo fodoco Clitoueonel fitto trattato deUanobiltà, che cofaeUa fia,diffe, che nobiltà non era altroché vna eccellenza, e dignità Bartol o ^ ^ T * ' 0 ^ * ^ ^ . MaBanolofopre ir '°°' m o (jiurifconfulto nel libro del (fodice,dice, che ella è vna qualità d'heno- Boetìo. r e h o n e ft° > che 8 Wendpe, o la legge alla per fona conftrifie .&'Beetio nel terzo libro D e eonfolation e Udiffinifie in vn'aìtromodo,dicendo,chela n obiltà è vna certa laude de'fuoi antecefiori, la qual proviene dai marit Landolfo egregi ddlauirtù loro . E Landolfo nella feconda Clementina'con Eueno Bono de de Cortile dottori di legge affai noti, dicono, chelanobiltà è una dignit Cortile, della cafa, che proviene dallo iflendor delfiangue défuoi Avi, & vien co tinuata ne figliuoli leghimi, filo per efcludere i bastardi, ® i muli, eb non hebbero luogo nell'arca di Noè, per effere vna razjé f H . or d ì n a t H troppo'mcivite,erozxa. &commvnementepreffoa léggiftifipigli* P er una certa preminenza, perla quale vna per fona è differente dalla pleb &dal volgoj®quelloficavadall'Inilitutioneàt iure naturali al para- ^ grafo Interim. E ben uero, che qvefla vocabolo di nobile molte fiate an- iHi e t onì cora fi prende in mala parte . Onde Hieronimo Santo ficriue d'Heluidi 5ao * heretico,chenobìlisfji&ascftin federe , trattandolo da perfona dCde- prauati costumi famoja : ®- qudla Laide Corinthia, che per vn concttbi- Aulo Ge l to f°^dimandòà Demosthene dieci miìlia numi , è chiamata * Nobil j i o S :ortum. da Aulo Gelilo nel primo libro delle fuenótti Attiche . e Ti- Tito L i toLivio parlando della firage Cannenfe , dice. Nobilisillaclade R o – ma* manalocu s eie . accettando questo vocabolo di Tubile per n m
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