GARZONI - La piazza universale - 1589

Il i y E 1\S A L i l . ijs ferui s no n ordì . La virtù [opra tutto ( come ho detto ancora)àeterrnina r qneftanobiltà:onde Ari Botile nel fecondo della Rettorka dke.iWe ef t ge - M.Tu neroffimus,qu i eftoptimus . & M. Tullio contra Silvestro Sancitisel i me meisfulger e monbus,ciiià m maioru m opinion e imiit^vcfi m p o fterismeis notabilisinitium,&vimitisexemphim . Tlutarco aquesto P l u t a r c o - propofìto riferifee in uno de'fuoi Apofìegmi,che eff mdo ificratefigliuolo d'un Lardar mio gli furimprouerata daHermodio la fua baffe%^a,a cui celi rifpofe Meu m °:enu s a m e info initiu m fumit . tutin a autemi n t e fi „ . *> J~ J o r Gmuena nk.Terò ben diffe Giù uenale. j e > Malo pater tibi fa Tl> erfitesÀummodo tu fis. Acaciddfimilis vulcana^ arma capello*, Quàm teTherfÌM fiimikm produca Achilles. Stilmedefimo ferine. Toto licet ueteres exornent undi^ cera. Atri a nobiltà* fola } eftatq; unica uirtu$ r Et Celionell'undecimo libro dellefue antiche lett'wni riferifie,che Lkur Cel g»era polito di dire a'fuoì Cittadini,cbe la lor gloria non confifieuanelkge- nedogkyche trabeuano daHercoie,ma nel fare opere glorio fi,& anioni fi gnorìli degne di loro. Sonperò hoggidì diuerfi rittifrapopoli nella consti tutione de'nobili perche i "Baroni Napolitani constimi fieno la nobiltà ne' figgi lor o,nel cavalcare un belgianetto, nel §larfv le giostre £ fu la allaga lante r nel condurfi dietro una frotta di paggi, e nel fasto efleriore d'una bel la, & leggiadra comittiva-.cpoco meno fanno iSignoriMiknefi, che non han però tanto dell'affettato in qvefio quanto i T^apolitani.f Nobili vene- tiani fin del tutto contrari] à'bumore a qvesìi,perche uanno foli,& dì firn plici panni, però finì vestiti, una fisi gondola tengono in cavana eh'è la iial- laloro,®- effer citano la mcrcantia però graffa la qual no era fiimata dagli antichi fenatoti Romani, apattoakimo. Genouefi fin poco éffimili da. Venetìani. 1 Romani moderni stan fu lagrande%%a delle (fiorii attendono alle caceie,alla mUit 'ia, <& a frvirle dignità^gliuffici],chefidilìribvifco- no nell'alma Città loro. 1 Gertaani di più hvmano'mgegno attendono a cor t'igiare i Vrencipi loro Alemanne i pia feroci godono le VMe& le (afelio. loro,come fanno anco molti Signorotti d'Italia, con ladroni, & Fvorofiiti. f Francefifivggonole Città,®- fine fiano ai lor Cafielligodedo le lor entra te,e ifendendok in caualli > & in armeffrez^ando la mercantia,& riputi do ignobili quelliyche dimorano nelle C'ittàa quai da loro fon dimadati Bor- ghefìd Britanni feguono i Galli nel dimorar fuor delk Cktà,ma attendono auiliffimi efferati] di mercature,come è noto a ckfcuno. Gli Spagnoli han - no per primogrado di nobiltà l'effer Caudlierì,& dipoi vìver del lor ò dé tr o,o fuor delk Città, con qualche ornato modo di viucre. f Teuerì,e i Sar- matipenfimo lanobiltàconfiTterenelìarme.EgliEgitVj,eiSirimbili,fon tmimclmajìdlamiluh acuìdjferifdonoiprimi hanoridi nobikà.Etda. tutti

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