GARZONI - La piazza universale - 1589

r ^ i r E R s A L E. D E ' S E M P L I C I S T I , E T Herbolarij - Difc. xxiij. "-Arraf dafcrittori dottiffimi, che Orfeo Jenza alcun dubbio fu il primoàlqual fcriuejfe dilìgetemente dell herbe, e degli fu l'aitttore, onde l'vtiliffima profejjione de gli Herbolarij ba tratto l'origine,® principio fuo,&dopo luifucccffe Mi* feo fcrittore celeberrimo : ® india gran tempo Pomponio Lenco liberto del iran Vnmpcojlquale traB>ortò in lingua latina i libri di Mitridate, che trattavano dottamente della natura deil'berbe. TSfonfon mancati pei per tavenire altri fcrittori digmffimi che n'hai parlato fi/fftt icntemcntc, co– m2 Plinio, Serapione, Theofraflo,Galeno,® Dhfcoride, Auicenna,® 1 air tri .iffai. Ma parendo, che questa cognitione dell herbe, ®" de' fempiui foffe un certo modo edinta, & chele fatiche de' Greci, de' Latini, & Ara– bi con un certo otiofo oblio fiiffer pericolate affatto ;fufcitaroao per darle uita ne'modemi tempi l'opere del %uellio, d'Amato Lufitano, d'Hcrmo- lao "B irbamjel r BrafauoU,d'Adamo Lsoniceno, ®- del Mattiolo, il qua-. ^ le apparando infinite cofe da Lucca Ghino Sanefc, nella fetenza de femph- T a indubitatamente prencipe ,hà commentato confua yrandtffima loie, Her non ha molti anni, l'opera di Dbfioride fimofo in quella difciplina. Ci è lao Ba slato ancora vno Atoifio AnguUlaraftl quale hìdifeorfo compendiofi- - mente in questo genere di belle coje:®-quanto all'herbe,® [empita, che u o j a nafeono particolarmente nell'India Orientale, Garzia Lufìtauo egregia- Adam mente n'ha fritto a cornmme utilità,®- giovamento:® di quelli, ebe Leouice partorifee l india Occidentale, chehoggidì fi chiama il mondo novo, n'ha jjj °w teffuto una Infiorici co fi utile, come curiofa l'erudì tffìmo Monarde Medko . CaHkJtefe eccetlentijfimo; ® perche molti femplici fon piùprefìo annoue- A rati fra te piante, che fra l herbe, per accrcfcere,®- aumentare questa Angui particolare cognitione de' femplici ,nonfìa incommoda alcuno leggere Qr studiare Tonerà d'Andrea Ctfalpino Aretino Medico chiari/fimo, il quale . r ha fermo modernamente delle piante fedeci libri molto eruditi,® coji M- topert di Giouan 23 :lono, & di Giovanni Monhemo, che deh'."t'tìejfe han- Medico no componi libri ifquifiti,® rari. E da notare poi perii propafuo no- Andr flro,che Homero appreffo Plinio nel quintadecimalibro attribkifcèlaglu C 6 ' 1 '?» — ria deil'berbe All'Egitto. E Diadoro Siculo ragionando dell'Egitto, dice Q - in confirmattone di ciò le ferventi parole. Terr a inculc a reliet a peco - Beion H ad partori i adeò exubera t herbisvtoue s bi s ann o panane , Giouan bisqu e prcebean t lanam . Efbilloappreffo a Plinio lauda,® com- M ;'hemo menda là virtù deli ber be^, le quali Italia produce* Ovidio nel quarto D ' dC Fa li celebra quelle del fiume Ad, dicendo. Efhuìo Tmcrit& ripasberbifer A,d tuas. Oujdio. Et

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=