GARZONI - La piazza universale - 1589

r x i r E i^s \A i a i 9 $ V. cubo rettangolo non equilatero il "R/mbo la Romboide la Menfila e'I Capo tagliato e appreffo il moltilatero con le uarie fue maniere cioè il "Pentagono , l'Efagono l'Ettagono , l'Ottagono, lo Enagono , il Decagono, & gli altri tali ; e con la figura ancora è il termine fio, eie stremila, o fimplice, opiana, o enorme, ofiefiuofi; ® poi il corpo ofo- do ,o /erratile : &qtaèlapiramide, ® fue forme , cioè triangolare, quadrangolare, pentagono, effagona, et altre; e co fi piramide perfetta , e corta .Iti è poi la colonna,® fue maniere,® ali'ultimo la sfera. & del le figure fa targa msntione Galeno nel primo De elementis , molto più Q dijfufi Euclide nel primo, Maritano ffapella nel fitto, Archimede Si Euclid racufianonel primo , & fecondò libro De sfera , & Cylindro , ®nei Aiartisro libro De (irculi dimenfione. Eutochio Afcatonita nefuoi commenti fi- CapcJì praipredetti libri, Giouanni Vegetino . Eydptonenfe , in Elemcntali ^ c h ' r Geometrico; Carlo "Bouillio nel fitto introduttorio Geometrico ; Sebattia- £ U t 0 c n noSerlk netpr'uno libro dell'Archittetur a,® alle figure s'appartengono Giouàn. le forme dei campi, o dì terreni, delle quali tratta Eiginio,e GiulioFro- Vegeliiw tino, Deagrorumlimitibus , col fio commentatore Agenio Vrbìcoìn Cwl oB* tal profeffione eccellente. Ma altaltrafieciedette Agente s'appartengo- Sebaib' no gli inttromenti diuiji'm Ajfoluti, Mìfitre, ®Pefi. (ongli Affinimi n o Serio è la verga del geometra, la fitta, lo /quadrante, l'archipendolo, il pkm Rigirio . ho, la riga, loflilo,eper ladimenfione degliinteruallis'adopra l'tsffiro labìojgli anelli Geòmetricifit raggio Aftronomico, ouefo il bacalo di Già- ^ aen ^ cob, lapertica, onde findeitiipertkatori, ®fimili; daquali inttromen- Vrbico. ti nafiono tre Jfiecie di mi/are, la prima detta ^ìltimetria, che mifiura Pertica l'altezza-, la fecondadetta planimetria, chemi/uralatonghezja, & larghezza, laterza ietta Sterometria,che mifiura il lungo , il largo, er ^ o ° p il profondo. Dell Astrolabio', & delle fue parti,® dell'ufo fitoft troua Rodolfo no quifi infiniti auttori, che n'han trattato; mai più famofi fino Sto- Batti phlcrino'Dd vfiu i^fftrolabij: Rodolfo "Battingio FrifiofDe Methodo vfus Giou Aflrohblji Giouanni de 'Rpyas in vn commento fopra l Astrolabio, oue- ^ . ro planisferio-.Giacob Cbebelio nella dìchiaratìone dell'Afirolabio . 1>e chebeJi o gli anelli fabricati alla fimìlitudine d'una sfera piana, come è l'Attrola- Beaufar' bto ancora , hanno pofìo fuori injìampa libri il Beufiar de, CJetnma Frifio, de . Giouanni Bryander, "Boneto hebreo, Burchardo Mythobio, Orontio,FÌ- Gemm neofiiouanni da Remo monte. T)el%iz'lio Astronomico n'ha compo- #•>:«*• sto vn libro proprio Gemma Frifio. Della perticalo quat fu un inttrome Briande to damifirareancopreffoaGreci, & Romani, di dieci piedi, non sòchi Bonet ne tratti particolarmente, per effer instrumento vn poco vile. "Batta che hebre Cicerone nella terza Filippica chiama il perticatore col nome Latino B T urc har- dì Decempcdator, e delia per tica fàmenfionevarrone nel prime libro / r . deRepublica , e Columella nel libro quinto al capitolo primo : Età- Q V OB le inflromento fu daglihebrei detto %ana , che /nona latinamente^ Fineo. N a armdo, tio

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