GARZONI - La piazza universale - 1589

V N 1 VE H ,S \A l E . 2 0 1 EtaqueHòpròpofito esclamo (fbrisìo in S.Giouani.Qaì credi t i n fiumi- ria de ventr e eiu s fluen i aqua ? uiu<e . Et Agoflino Santo /opra quel ver- fetto del Salmo. Deleantu r de libro viuenriu m , dice apertamente che, Iibe r uita ; ednorm a Dei>qua:pradeftinani t ad uit a arterna,quo s pne - Dante . (ciak conforme s fieri imagin i fìlii Dei . Onde il utisleriofio Poeta Fioren tino non fenzaconfiderationeintefie lanoflraTbeologlaper quella Beatri– ce, laqnaì di ffibera in i}hera lo conduce fino al Trono d'Iddio, come dimo Jìra in quei ver fi. Quiui la "Donna mia vidi fi lieta-/, Come nel lume di quel del fi mife^j Che più lucente fenefe ilpianeta. Con quel che fegue. > La dignità, & grandezza particolare di quefia facra, &- diuina Theolo- giafiMede da più pani,come dall'originefua, dallapurità, & certezxa,dal frutto,dalfine,dallatnateria, dailobietto, & dal (oggetto fuo principa* le. BaU'origine, per ci fella trahe l'origine,®principio fuo dal lume ami– no, non potenda( come dicono iTbeologi ) nefifuno oggetto Jenonfoprana Utrale,produrre la Tbeologia , ne potendo riceuerlaalcunapotenza,fien& quella, che jopranaturalmente illuminata fia 'Dalia purità, ® certezza, pche tutte l'altre ficieze ban mille errori admisii,® inferii in effe; ma que– sta hai fuoì principi] certiffmi che fono gli articoli della fede fermati fopra illume alitino, & fopranaturale,cioè foprala fapienzaincreata, laqual non può fallir e,per che Deu s verita s efr,& omni a i n veri tat e docet , cò– me è fritto in S.Giouanni, ® il profeta dice. Principiu m verbor u tuo - rum veritasj&inaeternu m omni a iudicia iuifltia: tu e . effendol'altre fetenze fermatefopra il lume della ragione naturale,iaquale può ingannar fi ageu3Ìmente,come dice San Thomafo nella prima parte della fiamma, al– la questione prima, & articolo quinto. Dal frutto per che effa fòla fup- plifca all'ufficio di tutte l'altre faenze ; per latogica infogna il megliorcJ- ® più retto modo di àìfeorrcre che fi ritroui ;per la Fifica infegna meglio le caufi delle cofc, ® le vere cattfa'ità loro ; per la medicina infegna i rime, dtj dell'anima, che fon d'altra importanza che i rimedi] corporali ; per la. legge infogna i mandati d'iddio ne'quali confiìsle tutta la perfettiene deU l bmrao ; per i'Eihica infegna qua! è ilfiommo bene, che il Cbrisli: no ha da. Jègióre; perla 'Politica infegna quale è l'ottimo gouerno ,® reggimento di, fo sìeffo . Et in fiamma q ila fola infegna quel cl>es'ha da credere,da appete. re, da eleggeresti fuggire,da feguitare,da incominciare,® da compire . el– la è il vero lume diluite le nofìre anioni : onde nel Salmo è fritto. Luce r na ped i b.me i » nerbim i tuum; & lume n femeti s me i s ; « San Pietro nel la fua Qmonica all'islejfo propofito dice . Habeti s Propheticu m fermo - nem,cu i ben e faciti s attendentes,quaf i lucerna : lucent i i n loc o cahg i mofo.Ella c"indrizza breuemente,alvero, & propria noflrofine, ch'è J<i- éo* Quindi San. Uieronìmo ifbouedo quel pajfadell'Ecclefialìe al decima Lab

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