GARZONI - La piazza universale - 1589
* ° 4 V ! Z Z U precetto dì 7)io ,come nel Salmo centefimodecimo ottauo ;hc par che fi come il testamento èchiufo.® infermofinebe viue il testato fi la legge antica per tefiimonh di Lattantio)fu inferma,perthe,~Nemine ad perfeclru m duxi t vnquà, come dice Taelò agli Hebreialfettimo, &f chi/fa per le profeùe,®figure,cbe manzi alla morte di Cbrìflo a pena f tendevano, e però efal'efofe ai dui difcepoli, che andauano in Em Giouai t ^ 0 T a ' V( f irMnemo > c o m e la chiama Agofiino nella feconda Dne<fcn e Te!agio,percheper efifa(come dice Giouan'Driedone nel primo libro pitolo primo) ciaf cimo viene instrutto diquel che ha da credere, daf tifare, & perche è autentica, efifendo con prcbatifimi ficrittori, e t moni] fiegnata, ne faffetta di falfitàda parte alcuna. Horalegge diu na . Hora ginstificatione . Hora testimonianza. Horagiudicio, com ne Salmi più, mite s 'intende . Horacanone, o regola efendo ella l ma del viuer Christiana,® douendoft i documenti della fede, & ulta Carbaia - ftiana(come dice Car baialo nel trattoDe reftitiition e Theologian , al lo. pitolo duodecimo) prouar col tocco della fcrittura, come fi fai oro vf °Jre' traL y ii ' ia ' o u e r o del paragone. Questa fi deficriua dal gran The Vgo di syittore Qmonico Regolare, largamente ,& amp 'wnente sto modo, che la Jacr afcrittura è il libro della vita, la cui origine^ etern l 'effen%aincorpcrea,lafcritturaindelebile,lajpcttodefiderM •na facile,laficieza dolceja profondità inferutabile, le parole inn umerabil Et daCiouanni Driedone è dìffnita fireitamente, che altro no fiafie nm fermane dello Spirito Santo c'hafauellatto per bocca de'Trofeti, & Apostolifiuccedenti a quellì,pcr commun conficnfo ,ài tutta la Cbiefa mero,® ordine del Sacro Canone riceuuto.Verò S. Agostino ntllundec ncrrinatur,eminentiffim s au&oritatisJ^w/r d e tutta differite da'lib -profani dfgètiìi^onde ifìdoro nellibro terzo D e fumm o bon o dice,Gtv\ -tiliurn di:laexteriusverborumeloquétianitétir!teriu s vacu a viituti s far.ienuamanent.eloqiu'aaure m facraexteriu s incempt a verbisapp -rentjntrinfecusaute m miflerioru m fapienti a f u l gen t e conforme fio detto diffe prima l'Apofìolo.Habcmus rhe&urumiuftu m i n vafis ótilrbus . Queslaètuttapienadivirtk,&efficatcia, come fi può cono* /cere parte dal verovfo di quella, il qual non tanto confiftenel fu fenfo,® intelletto ragioneuole, come dice nier animo Santo nel prim po dell'epistola aìGalati. quanto neWeffercìtio, operfettione delllauo lontà,allaqualcofarifguardando Taolo ai Romani diffe. No n auditore legis,fe d ftclores iuftifìcari apu d Deum.p<rt* e neglieffetti'mnumerabi li et infiniti che ella partorifcejra'qttaii enumerare questi pochi, che deriua la notitia delladimtia uohntà,® questa notitiapartorifee il tim re,
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