GARZONI - La piazza universale - 1589
V 1\ I V E %$ A L E. 20 5 re,& quefliUreuerenza, elareuerenzal amore, elamore iodio del peccato ,e l'odio del peccatola- centrinone, e la ccntrittione la peniten– za, e la penitenza la remiffione de'peccati,e la remijjione de'peccati la con folatione, e la confilatione la tranquillità della confidenza , e la tranquilli– tà della confidenza la speranza della vita eternala qual Speranza non con– fonde, ma ci fn fatui, come dice San "Paolo ai Romani al quinto capi– tolo . parte nelle vtilità che da leiderivano, irnperoche ella come diurna– mente inspirata ( fecondo che dice Itsìefiò Paolo a Timoteo ) è vtile a in- fegnare, eioèi dogmi diurni, a redarguirei dogmi falft, a correggere ivitij, &• a mslrvke l'huomo nella via dellaperfett'ione . QueSla è certa, & infallibile fienza, come fiproua per la dignitàdellauttore, che èslato lo Spirito Santo ; per l'antichità, perche neffima firitturafi txouapiù an fica di quella,cbe nelle memorie dell'antico testamento vien cemprefia ; per l'evento infallibile di tutte quelle cofe,cbe mai fitan fiate in effa predette^, come dice San Agoflìnonet duodecimo libro delia Città dkDio al capitolo decimo. Ter confenfiovnanime non folamentede'firittori, ma della dot– trina fiua fempre conflante ,econforme afatto affatto, come dice HSìeffo nel decimo ottano libropur della Città d'Iddio al capitolo quadragefimo primo. Ter l'integrità de'ficrittori fuoi,come dieeRkardo nel trattato- De Trini rat e al capitolo fecondo. Ter la convenienza, & equalkà, ouc- rd ( come dicono i Theologi ) ratiomhilità, non effendocofa più alla ragio- t ne conforme,che amare prima Iddio come fiopremo bene,&dopoilproffi- mo al par dinoifieffiaiè'quali due precetti confile tuttatalegge; Per lin- conuenienza degli errori,checontrala firittura shanno fognatogli Here tki, & infedeli, come Mohomettoa'fuoi figuad hapromìffovna felicità, porcina di coito luffuriofo,e dis haneSlo& cofidegli altri. Per ilmart'trio, & pcrfecutionidì tanti che hanno d'ferociffimi Tiranni fopportato mille Strati}, & pene per quella fede,chenelkfacra firittura è contenuta; Ter le Trofetk de'TrofetiJequalifi vedono chiaramente adempite;per la vir– tù , & potenza de'màracoli, coi quali la dottrina Christiana in mille modi, & Maniere é fiata confermata ;per lauttorità dellacatolkafhkfa , la -i quale mille volte è Slata oppugnata ,&mai sbattuta; & dicv'ttantaè lauttorità, che Agallino Santo cantra Manicheo„dke, chenon creder eb beali Evangelio Jelauttoruà della Clnefa nonio maueffe . Ter le tefii- moniaaze degli aver fari], onero almeno alieni, come di lofeff»Hebreo* che nel decimo ottano libro delle antichità Giudaiche rende ampliffimo te- simonia di ChrìSìo .Delle Sibille, frale quali l'eritrea pronoflkò queSìo* In vi rima arra re\n d emr hu man iratidi ni niras, . iacebiti n fen o Agnus . La Triburtina diffe. I n cliebu s ilfis exurge t mulie r deftirpehebrso- . rum-nomin e Ma r i a, haben s iponiu m tofèph, &proereabiturexe a cotnmixiion e viri defpirit u SanéTro filiusde nomineiefii s .La Cimktt «fi^.NaTcetuLClvriftusin Bethreein ^annunciabitu r i n Nazaret h x regnante
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