GARZONI - La piazza universale - 1589
i ta f> i A z z A I li doro . Annotationefòprailxxv . Difc. Quat a affa Thcolog i a de gli Ainichi,Mariili o Ficino,ue l 4. libro deli a The o l a già Platoiiica,a l c. 2. v U ole,ch'elladaZoroaltr ofia derinat a E t nel 1 7. libro , a l capitol o primo , porre i nomi di tutt i gli TheoLg i antichi , ch e furon o Zoroa-»- fb-o,Nìercurio TrimegiftojOrfeOjAglaophermo.Pytagora , & Platone . L'uni o ne ch'halanoftr a The o logi a con quell e de gli antich i è dichiarat a daAgofti no Steuco,ue'Iibr i de Perem i Phil o fophia,i n più luoghi . Che colà Ila Ja^Theo logi a Parilìenfe.lo manifeftaGio.Franc.Pic o Mirandolano,ne l primo libro d e Audio Fhilof al eap .j.dicend o Theologi a Parilìeuiis nil aliudmih i uidetu r ef – f e r a t a mixti o quida m ex diuini s fcientijs,&naturalibusrationibu s refuitas Dell a TheologiaEggicci a uuol e Stefan o Combentio , nel libro de Afcenf u m tis in Deurn,ch e Ariilotii e ne componeflè. un libro Et,di quell a iflell a dic e al cune bell e cof e Pietr o Crini to,ne l fell o decim o libro de Honeft a Difciplina Capitol o fecondò. DE F I L O S O F I I N G E N E R E , E T I N particolar e de'Filici , Etnici, ò Morali , Economic i Politici,Configìieri , ò Secretal i ,e Metafific L " Difc . xxvj. . , \ E NT Pi E il dottiffimoffidoro vuole nel fecondo libro deue 1 fiue Ethimologiefdeficriuereche cojafia Filofiofia,ladiffinjfice prima<àquesta foggia, dicendo . Philofophiacf t diuina - „ rum,huinanaruiTicju e reru m ir.quantu ni bomini pcf bile efc,probabili s feientia . Et di poi con la fenten%adi Socrate afe gna quest'altra difnitìone cenueneuole àChristiarii. Philoiephia ei e meditan o rooris. & nell'ottano libro poi dichiarando f E tbimologiàù di quello nome Filofife, dice che Filofiofo altro non s'interpreta , fi ne.» amatore di fapienz* ; talché la Filofofia, èia vera [apicnZadel ihrislia- no.&quefia è quella che M.Tullio chiamainuentione degli Dei;& Plato– ne appellava bene cosìgrande,chenefiuno'di queflo maggiore è flato à huomkì da gli Immortali iddifgiamai conce fio : impera che e fa èia legge della vitaJaftradadeHavirtùJa fuga deviti] , la norma delle Immane^ atthni, il lume delle nostre operationi, maestra de collumi, l ordine^ f alfieri interritjarcgcladcll'intelletto,l'e^loratricedelle cefi elemetarì r la contemplatrice finalmente defiuperniCicli-. Onde per effa (cerne dice %u!eio . Tlatonico Apuleio. )' diventa Ih uomo profime, & cognato d 'lddi più convenientemente parlando Un "Dio terrene in quefia fi orza morta Etqudl difiiplina( Dìo immortale)fi puh paragonar e con queslafiacratif ma ficienza,che prima ci apre tutti i ficretì di natura, c'mfign .i moralmente ) &dificiplinamente,diJfipagl'ierrori,& le tenebre dell'intel– letto fklfio infi sleffo,vriifce ad vno le diferenze>&le dificordie publi mslituife i geuerni con ordinefingokrelegge le (fitta con giustuia tem– pera-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=