GARZONI - La piazza universale - 1589
P 9ìa V É t S Jk LE. %ìf gli Epicurei :à questa hanno bauuxo l'occhio i Stoici,gli Academici, i Pe– ripatetici,} Ginnofifiili,® i Cinici,benchc queflivltimi con l'impudentia loro babbiano imbrattato affai quefiofacrofanto nome di filofofia, laquale, InH fecondo alcunifhebbe principio da Bxrbari, ® da efiìpafiòa Greci,perciò "^£ 3 chetraperfidiceficheilorprimi fiuifurono imagi,appreffoiBabilonij, & Affirifì Caldei,apprcffo gli fniii Glnnofifisti, della cui fitta fiuTnàda Prencipe, fecondo Girolamo cantra Giouinlano;appo i Celti, ouero Cjalii i 1)ÌMii,appo i Fenici Ocho;appo i Thraci Zamolft,® Orfeo;appo i Libici Atblantefi quali tutti fecondo Laertio furono hauuti per faui.Ma il mede- fimo Laertioàfferma,che la Filofofia da Greci hebbe origine, pcbe Mufio, ® Lino fra loro furono i primi faui.però, fecondo Eufiebio, lafilofofia, co me quafi tutte l'altre difciplìne,dagli Hebrei hebbeprimipio.St effa fi di- uide con varia diuifione affegnata da Simplicio, & da Giouan Grammati– co net principio della Fifica ,® da Eufiebio Cefirienfenelvndecimo libro de Praspantion e Éu angelic a capitolo primo, fecodo la dottrina di "Pia tone,® di Attico platonico. Son però questi Filofofi ancora loro in molte cofe reprcnfìbilì,canciofìa che piatone nelfitto Cjorgia la chiami cornitela degli huom'miper le futili arguite nelle quali sludiatalhora Eufibionel quartodecimo libro la condanni per vna mera repugnan%ad'opinioni,et di fintenze,® Lattantlo Flrmiano attefli,cheuna fetta ruinaialtra,per ifla bilirefe iìeffit,® le cofe fiue. altri la chiamano una fauola, perciò che fi sì che d'effa in prima fecero ffeffionei Poeti,come Promctheo,Lino,Mufeo, Orfeo,® Homero. Qualuerità adunque potrà dare à noi lafilofiufia, effen do ella generati manìfefiamente dalle fituole de'Poeti ? la qttal cefiproua- Plutarco con m.xnifefii indiitjejfer ttcra,conciofia che tutte le fette depilo fofi h.tneffcro principio da Homero:® Arlfìotllemedefimoconfeffa, che naturalmmteifiLfjfifiuron ftudiofidelle fauok: ® Atbeneoncl quin– to libro delle cene ilefimi fapleutl attrlbulfie ai filofofi la makdicenza,dì cendo, che Pitirib. Pailofophi s ho c inaatu m e d Liidum,vcmagi s etia quart i comicìjfint miledsci.e ^ da l'effempio del Socratico Efihine, che mordet te Crìtobolo figliuolo ài Catone per laaitsterità,® rigidezza della ulti che teneua nellAif affla chiama flotto Hlpponlco figliuolo di fai- Calli» Ita,® le femins di fonìa tutte a una per ima chiama adultere, ® firaudu- lenti:® Calilafi ride di Protagora,® Anaffagora fofifii,® nel fio Axio co nomina Alcibiade per vinofo, & per studio/o delle femine fiouerebia- mente. Ansitene taffa il predetto Alcibiade per luffuriofo estremo, co– me cbegiaceffe conia madre, con lefirelle, ® con la figliuola all'ufin- %a de'perfi: Archelao sfodra fuori mille contumelie cotra Gorgia.Suphe mo chiama piatone con questo nome di satbone; Ariftìppo è mordace co me un'af>ìde cantra tutti, et così tutti breuemete hanno Infirto in loro q- fiamalediceza,® detrattìone.Mafrai Fìloficfiiprimi che ci occorono in- Fi/Id nanzifone i Fifici,che fon quei Filofofi, che difiutano de'prlncipij dì na- 0 4 tura,
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