GARZONI - La piazza universale - 1589
V N I V E K S W L E. i T9 tti.xmm fi farà inalzata conalcuna virtù? fi muore infìeme con quéllo,ma s 'ella fi farà ornata d'beroicbe virtù,credono ch'ella s'accompagni alle na– ture che durano,® penetrialle più alte stanze. Aristotile per comune opinione de'Filofof è dubbio in queilaparte, ma però par che dependa affai da questa pane chefìa ?nortale,per effer trat– ta dalla potenza della materia. Ale[fandrò Afrodifeo la pone manifesla- mentemortde.Tlatone lafàimmortale. i Theologi nostri lafanuo lo ifieffo Auerroe quelgrandiffìmo commetatore d'Aristotile dice,che ogni huomo baia fuapropria anima, ma mortale, nondimeno chela mentehumana, ò vogliamo dire intelletto, eh' è in tutto così dalla parte dinanzi;quanto di die tro,è eterno. Onde quifi vede uno intrico d'opinioni, & un laberintho di se teze più ofcuro,che qllo di Minos.T^o parlo poi di mille efyreffe foUiecha no detto i Fifici in particolare cerca altre cofe ,comeTirrhone Eliefe c'ha negato in tutto lageneratione Zenono Stoico, c'ha negato il moto,Euripide feguace d Anaff agora,® Archelao Fiftco,c hanno detto iprimi huomìni, avfu delle herbe effer nati dalla terra non men ridicoli in questo de'Toeti, e'hait fauolsggiato,ch'alcuni huomini,nacquero de'denti diferpentifemina ti,Vitagora ch'introduffeld trafmigratione delle anime,onde Ouidio,feguen Ouid do quello iiffe nellefue Trasformationi. L'alme fono immortal,ma,abbandonata La prima stanza,a nuoue cafe uanno, E qui raccoltefianfi,® hanno uita. Luàferiano, e Apollinare Vefcouo di Laodìcea heretticamente differo vrì anima generar fi dall'altra,come corpo da corpo,contra i quali S-Hiero- nimo gagliardamente iiifuta. del terremoto Anaff agora ha detto, ch'egli è aria-Empedocle, fuoco. Democrito, e Thalete Mitefio, acqua. Aristoti- le,Tbeofra$~to,® Alberto Magno vento,ouero vapore di foterra. Toffido- rito, Metrodoro, CaliFtene, Hipparco,Seneca, & altri diuift, in diuerfe parti differo cercarfiindarno della cagione di quefio effetto. Et perdagli antichiRomani,quando haueuan fentito tremar la terra, ò nefoffe venuto nuoua, commandauano che fi facrificajfe, ma nonpublicauanoaqual "Dio bifognaffe facrifìcare,per chenon fapeuano per qualforza,® per qual Dio tremaffe la terra, fi fono infinite altre cofe fantafiiche àaouero inque- fioi Filofofia naturale,ch'iolafeìo da alìrolgare a loro,come l'echeità di Sco– to, l'attocnthat'mo dell'ifteffo,l'ideeVlatoniche,lvnità dell'intelletto,. d'Auerroe,i treclementi del Cardano,e tante materie che nafiono daigrof fifixntafinidi certiFiftci daun fio Idola dozena,che la pena arroffifie a pe– na a toccarle,non che a narrarle affòlutamente,.® compitamente. Seguo- no dietro àquefìi, Filofofi morati, ouero Ethici, i quali trattano della com- L pofitione de'costumi retti, ® bonesti,® delle virtù dell'animo, lequalìfo- no una firaia aperta alla felicità nostra, ® non l'isteffafecilità; come dice Gregorio T^azianzenonel libro de paupeitateamanda.£ in questo paffo fa
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