GARZONI - La piazza universale - 1589

2 5 4 V I U Z Z A che fa indulgente à quella ne gli errori di picciolo momento, e non lam nacci iracondamente, mettendole paura,e terrore, come fanno alcurihpe dicfimil timore manifesta l'huomo più presto per tiranno, che per mari– to.La quinta,che l'huomo facci, & dica allaprcfenza della mogliexofe ch laur.ertifeano infitti abfinza, quantopiu vide & commoda le fialapre faia del marito, che la lontananza fua. Lafefla, che il marito fempre c nafonda alla moglie tre cofe. Tania ilfiuofhefiro .fecondo l'importanz fm al contentarla nedefiderij di carne, terzoi configli fiuoì fuor delle cofe di cafii.Ma Catone nel libro d e R e Ruitica. ci aggionge altre leggi li, dicendo . fa che la donna ti tema : fa che non fila troppo luffuriofa la laficiar domefticare troppo conle vicine, entrando in cofa loro, Plutarco. accett(l "dole nella fina, nonuadaapasli,e contati, acciò non diuenti tta ' gabonda. & Plutarco nefnoi precetti coniugali commanda, che la mog non fia dìfftmile di religione dal marito, ne di culto differente da effo,ac poff.no timer unitamente in pace,&carità fra loro, & quanto alla mad di famigliain particolare, pone Annotile nel primo defuoi Economici moltcleggi. Prima, che la donna comandi atuitiqttei di cafa,fialuo, almarito. ficondo,nonlafci alcuno entrare in cafii fienza licenza delma rito. terzo, non fieopra ad alcuno i ficreti di cafii. quarto vfi una jpefa vestimento, un'apparato al fitto slato conuenicute. quinto inflituifia i gliuoli, & le figliuole prudentemente ; non le Itfc'i andar vagando, n ti»fi, odi) r cos~tarfi da lei, érlor vieti tutte le parole impudiche, e tu le cantilene fcandalofe. fieslo,nonfimefiehinelle facende, & negotij de la %epublica. fet timo, non stia mai otiofia, nefinza l'ago , o la roccba, patifica l'ancille, o le figliuole fiore, otiofie, perche l'ocio è il fomento di te le cofe veneree.ottauo non fia litigiofit con le uicine, non curiofi, no ledica,non preterita colmarito,non dedita alla gola, non dìfioncia nel vefli rc,non troppo attilata,e lafieiua, perche quel belffiettacolo aglialtri, è m fiero al marito, non fio, fipogliaffatto del proprio arbitrio, & volere, cando deffere ubidiente alte uoglie del marito, & l'babbi nel cuore gli occhi, & nella lingua ; rida al rifio di quello, compatifia a fuoi affa ni, non a gitifa dell'adulatore, o alla fimilitudìne del Camaleonte di colore noria, ma come amica, e compagna, & cariffima, anzi come vita propria del marito.l'economia [ignorile confifie ( come vuo Aristotile nel primo de'fuoi Economici, al capitolo quinto) in queslo,che il Signore, o padrone non taf ci in fitperbire ilfimo, ne meno, inuiiirft gli operanti dia da mangiare abondantemente, ma poco timo dabere tre cofe principalmente conuiene vfare, verfo i fiioifieruitori, cibarli, ben castigarli temperamele, & fargli affauicare . pam's , & disciplina opu s ieruo , è ferino neltScclefiaflica. Guardift ancoilpadrone di non metter due fieruitori fopra uno isleffo ufficio, perche uno grada l'altro ordinariamente, onde chi ne metttuno, l'ha intiero, chi due n un

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=