GARZONI - La piazza universale - 1589
V fi 1 n I K S A L E. 21 7 attore; Quest'aurea eloquenza, è detta da Tullio prima ditutte l'arti,ef- fendo quello, fauia gommatrice, che regge, & moderale cofe dittine, & humone :da Cornelio Tacito è chiamata jpada,& fiuto, per che cornea fiuto riparaicolpi de gliauuerfarijcontroi rei,& come ffada ferifccs coniaccufeitri-ii,e federati, che non hanno riguarda alla giustitia ,& equità del mondo. Quefla è quella, di cui dice Franctfco Totritìo nel fe– condo libro de In fthatione Reipublica: ,.ch e Animi medicin a eft , & Philofophia s rationibu s adviti a nimiu m clatoscomprimic^depief - fosq; eleuat , Se ignauo s forre s zsWdt.Onde Euripide diecua .Onveiiz co n ficit rariojqute-etia m hoftìle feuru m conficer e necjueat . Qtteflo è quel– la che fiotto velato mistero è fignificata per l'oro, che commandò nonro Si gnore effer lettalo dagli Hebrei dalle mani degli Egitifi; efiotto afcofa figu– ra è denotata nel mele, che per primitia commadò Jddio effere offerto à lui., Quefla.chiamò Hieronimo à Tadino vtiliffima a mortai, questa fu dalla Fpofanella Cantica affomigliata al fatto diflillonte. quesiafu do Ennio detta vincitrice degli aritmi hùmani.per questa ^imphione,fiecondo Homero,me rito la cetr a daM.ercurio.con quefla Mercurio facondo itfone l'ambafiia- tedegli Dei.Da quefla fu,fecondo Lat tornio, detto Orfeo figlimi d'Apollo, & ddlaMufiaCalliopeSecondo quefla Gallo fu dalle Mufe condotto fiopra il monte Tarnafio ; Alceo fu dottato da'fuoi d'vna beìliffima eetra, Hefwdo ottemte dalle Mafie i calami, & la lira. Ter finagloria Aristotile nefecreti pf al Aleffandrò dice, che gli huomirit eloquenti fono l'ornamento de'Regi,& Imperatori. & TÌatone ne' libri dello Republica dice, che il decoro della Republica èt'eloquenza de' Filofofi. Quefla ha fatto iiluflrar Demo[ibene di quello Epigramma in Grecia.. Sitibi par lingua robur natura dedifftt, Mac edonum bello Grecia tuta fior et. Qjeìtndoni,ficondo ValerioMaffimo,lImperio "RegioàTififtrato, benché Solone foffe per principale amatore della patria conofinuto. Que– lla fece, che Egefiatanto terribilmente fuadeua lemifirie, &imalidi quesfavita,che ingeneroua vn dofiderio ejircmo, ficondo Diogene,nelpet' to altrui di morire. Questa hafatto chiamar Tito Liuto da Hieronimo, Latte d eloquenza . & quefla nell'ifteffo liuto attraffe da gli vitina confi– ni della Spagna alcuni nobili, mojfi dalla ftupenda fama ài perfino tanto facondi, &•eloquente. Qucflaoperòin Antonio Oratore, fecondo Tin– tore o, ehet faldati del Triumuirato, reftaron come stupidi ,non ofiando porgli le mani addojfo, finch'hebbe voglia di parlare. Ter questa Taulo apparfi nell'Areopago stupendoà "Dìonifio. Ttr quefla Calherina par- uemirabile à Mififintio. Mala voglio fornire con quella commendano- ne copiofiffima di Marco Tullio nelloratione per Archia. Eloquentia» ftudiaadolefcenriam alunt,{ene<5r.uce m oblectant,fecunda s resor nant^aduerils . folatium» & perfugiumpradcant, . dom i deleccant» fori* .
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