GARZONI - La piazza universale - 1589

24* V I Z Z A ttointcfo laqual forte d'Epistola è detta da effo. SucurumLcricatum» &cofi recita d'e^sdrubalo Cartaginefe che firiucua in taucktte di legno* & le copriua con cera Ja qual cera fi radeua da colui che riceueua la let tera,^ coft fi trouaualafcrittura disegnata\ & ne narra madunce toHinieabuomo Barbaro affairidicolofajlquale effendoìn Terfiaappref fio al'~Rt Vario ,fcrìffc ad Agriffagora alcune co fi occulte contaleinuen- tione,cheprefie unferuo,qualpatitiadegli oa hi,& lo fece rader e,come p medicar lo,&sù queir affo fcrij]e quanto volle, & fecretamente tenni"qu feruojn cafofin che napelli li crefceffero,&poi lo mandò ad tsfristagora» imponendoli che da parte fua li dice fife, che lofaceffe radere, & non altro dallaqual c oft eglifcoperfe a un tratto linuentione del amico. Si trottano nuli altre inuentioni da gli ingegnofi, acciò le lettere non fan trouate, nc ehe intefe,comeporle in unlegnetto d'Albeo ffaccatopemuzftc,&iui nel vacuo rinchiuderle jl quale legnetto conacqua di gomma al fole sunifi e fume &col coltello fi polifce, dalla quale inucnticne un Er ance fi diman a me cinque dueatije l'baueua da riuelare,eaio lafeppi poi per meri di c que bezzi da una pcrfoiia,che Ihautua capita à par di lui, dotte he ra l'ir gno per mcn di cinque bagaimi à tutto il mondo ,, Gutro con fare un fiffo arteficiale molto dure difaffopefìo, pecegreca^uetre maiinato ,ficglia di ferro in una pignatanon v'uriata,la qualeinuentìone, miß mofiratdgioi in MiLnodaun gcntilhuomo de'Rufionì amico mio. Ma per tornare alle' cifre, ifidoro nel primo libro delle fiue.. Etimologie penec.k me par ledAugusto à fuo figliuolo tali, Qu òd innumerabili a inciduntafi . fidue,qua e fcribi alterutru m oportear , & ell e fecret a ha t eemu s inteiv nosnoras , fi vis, tales , v t cu m aliquid noti s feri r end um erit , pio> vnaquaqu e iiterafcribanni s fequente m ,,\t pr o A , b . pr o b , c. pr o ZT.- Gioiram> a u c e m red'eundum a d duple x A A . "Di q tiefte (ifire rihafiritto mcdir- banift a riamente M.Cfiouambattista Bellafo nobile "Bresciano con molti iffcmp Bilia fo.. cifre particolari, poco commtmL ma , pereffere alla flamba, fcrelbcnoi inteft quando occorrere il bifigno ;; onde è riputate molto miglio finge di fuo ceruelloy & ritrouare nuouimodi,.pcrnon cfftre inttfojc non da gli amici. Et qua tendono ancora le fritture chef fan no con acq uedi.ee dro,è lattc'di fico,ò d inch'wfiro dipagl iaabbruggiata ecnfulligine, & gal– lalo firmere fenza carta,e fenza inchiostro, e fenza penne con un fol p zetto ditela,& colfeuc,&eetìunsteeco,. abbruggiando un poco di üla,o- Scarta, per far quindi un nuoue incbiostm,^ cofi tutti modi ficrettf o dai Hertolini del Spagnuolo,i qttalifono varv\,& diuerfi. Her dietro a que sti Cifranti figuonoi Hieroghfici, iqualifannoprofefficne di questi ncte degli Egitti], che effì chiamano letta-e fai re,o figure d'animali, con le qua– lie\fi Sgitti ] fpiegaua.no fimbolicamcnteipiù nobili; <& più fubliniieen- eettidella mente.. Horncn è dubbio alcuno che dalla lunga ccr.utrfitiff- *e battuta da gii Egittif con gli antichi padri Rehr ci, ntt tempo ch

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=