GARZONI - La piazza universale - 1589
l 4 4 7 » I A Z Z Ji uerfi,diffegnatodagli Egitìij con l'occhio, conia verga ,conlo fittdo,& colferpente, le quali quattro cofie fi tiferifiono aHe quattro lettere del nte ineffabile d iddio; perciò che L'occhio effer /imbolo di dìuinitàpreffo a Cirillo antichi^ lo infogna Cirillo Tatriarcanelnono libro dell 'Apologia té– tta l'impietà diGiulianoAposlata. La verga fattr'ibuifie da Remerò l Talhde, cte denota la /apienza d'Iddio.. Lo feudo exagono fignifica il ce po folido;® perciò èfimbolo deltvniuerfoperfetto dal fommo opeficc ^t ne'feigiorni della mattone J ® il firpente ci dimostra La prud^a deltetet no Iddio : onde nell'EuangeiiorineJfa verità ciperfuafe ad effer fimili ne la prudenza ai J'erpentL La dignità diquesla fiera, ® fimb elica frittura di notte Egide è diferina daTlotino nel libra della bellezza intelligibile Plotino^ contrataltparole. Tareamechei /apientidell'Egitto,» per una urtata fiammata ®*perfittafapienzf fi per inSlinto naturale dell'intelletto, dotte determaarono di panificarci i miseri dellafapienza,non habbino vfatoì caratteri delle letterefignificanti i difiorfi,.<& le propafiiwmdelfauellarc» & imitati leyoci,&lepronociationi delle regolerà che più testo dejcri- uedo le imaginifingolari di eia/cuna cofani qlle dipingendo,h abbiano ne- miilerijjecretamente denotato laragione .o il concetto della co /a. & il Ma– gno famblicone'misìeri/criue,chela./ublimità de'Hieroglifid babiJ ,ogno> di Mufi della diuinafiipienza,cheladicbiari,pertioche iTheelegiEgittif ( f°ggiong'egliJ imitando mirabilmente la natura dell'uniuerfio,® l'archi tettura degli Iddiffmcor e/fi aprono confimboMaccennamÉd cene im A gini delle mifikhe,occulte,® ofiuriffimeintelligenze. Quindi vogliono i profe/fori de'Hierogltfici ( benché io tenga fimile fhntafta per vna ciancia» ® per vna fauola mera).che Heraifco'gran maefiro di quest'arte col filo intuito d'effe fiacre,®occulte figure, foffe da dittino furore prefi,& di fu rito diuino ripieno Jit raccontano l'hifiork de g£Egittif, die morendo egli & facendogli perciòE/ctdapio, come a ficerdote fi conuenhta J~e debite e fiquiede Tiene d.Ofiro,ndle quali era lefiacre figure dipinte,® lequali effo, al corpo d'Herdifico cinfeintorno y furono repetinamSte da tata Ime cir ceda: te,che da effo corpo v/citta,che quegli occulti et fieri caratteri no mai ri lati ad occhi profani et vulgari,charijfimind coietto di ttìUi r.iguadatir'n Luccano . fulfero.Di qfti cafatteriEgittijnefecc anco metione lucano Toeta preffo dLatiniin quei ver/i. 2 \(ondum flum'meas Memphis contexere biblo T^oueratr®/ fixktantum voluiresq } /ercy Sculptaj, firuebaut magicas animalia linguas. H Pieno; Mora il Tierio che n'ha composto vn dignijjìmo® fìngolari /fimo volu– me dice.che il parlare, o firiuere Hieroglificamente non è altro, themilte- riofitmentej® fimbolkamente ffiiegare la natura delle diurne & buman co/è-.ondequa /ipotremo dire che tante parabole della fcrittura fiera n fiano altro che Hieroglificiveri, che ci /coprono vari & diuerfi miste fiuri&ocatltijuaò non fi diano le co fi fante ai cani, nefigettino le m
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