GARZONI - La piazza universale - 1589
V 2{ ì V 1 %S A l t 245 letnntmrrigti ammali immondi . Cofi trottiamo iHìftoria Eu.wgeìk a pie– na di v'iti, dipalmiti, di (ementi, di vigne, di colombi, di torri dijet pentadi fde ,dilucerne,di frumento, dvccelli, difolgori, & ddtrefimili mifler'ufi, Ss^eFi vocifdcui finfo allegorico <& mi(lico ,e fiato fritto dafante Tagninove- S fcouo di Dica in un volumefiuo particolare. Dì q lei'ti Hiercglifìà pare, che fe ne dilettaffero anco non poco i Scithi,fra quali Idanthura Re loro, minac ciando (come ferine Ferecide Siro)il Re Dario,chepaffaio IJflroguasterei f - ^ be'tutta la lor regionc,fi non obeéjfero à luifin luogo di rifposla per lettere U mandò ftmboli Hieroglifici, cioè un topo, una r anatri'uccello, un dardo, &m aratro,® 1 nafiendo dubbio intorno à quefte cofi.Orcntapaga tribuno de'faldati interpretò, che loro fof]'ero per date l'imperio a Dario,congiettu- rando dal topo l 'habitatìone della terra, dalla rana dell'acqua, daltvccelìo, dell 'aria, dal dardo l 'arme, dall'aratr o de'camp i.ma per il contrario Xipo- dre interpretando diffe, chefe come vcceili non volajfiro, come topi non fi cacciaffcro fitto terra, come rane fot? acqua, non jchifarebbeno lefiaette l ro,& che 0 ingraffxrebbono i laro campi reflando vecifi, efarebbono posti all'aratro fiotto il giogo, reflando fichiaui. fieno alcuni dìparere, che l 'vfo de' Hieroglifici paffaffe agli Egitti} daipopoli dEthiopia, de quali efft furano, colonia,percià che anco gli Ethiopi feleuano Spiegar i concettiloro con va– riefigure ianimali,& di piante,fecondo lapropria natura di ciafiuna:Al– tri flimarono chefofferoi Hieroglifici inuentionedegli antiebiffimi Magi iella Terfìa ,perche i Magi tutte le cofi inferiorifiottopongòno à li Archeti pifOuero Imagini chefono nella mente diurna, dalla quale, come verbo pr prio ,et intrinseco d'Iddio difendo la virtù del parlar e .Ma ne l 'una,ne l 'altra opinione par c 'habbi del cofentaneo,imperò che gli Ethiopi no hebbero mai fama di poffeder alcunafapien%a,& la magiafeome afferma Mercurio Tri melico neU'Afilepio)fu trouata in Egitto. Oltra di ciò Cornelio Tacito nel l 'undecima dell'biflorie Auguste coferma che gli Egitti] pr 'tmieraméte co T r j m " c i . figure d'animali il finimento dell'intelletto fpiegarcno. Et Ammiano Mar- ft 0 . Cellino nel decimo fettimo libro ragionado dell'Obebfco Egitelo, firiue che C l 'antica auttorità della mifteriale fapi^a accrebbe la riputatione ad infini- Tacito. te note di forme H'teroglifice, che d'ogni intorno egli ha ueua f colpite. Nope rò a tutti hnomini Egitti] era l 'ufi di queSlanobiliffimafiderà de'Hierogli i j n 0> fici conceffo,ms ciòfolamente fi permetteuaai facerdoti,& a quelli, chef co me afferma Suiia ) erano chiamati Hicrogrammati, cioè fiacri ficrittori ,à molti acquali (comeil medefimo firme ) era conceffo di Trofetare, & in douinare quello che foffe per auenire. Il fine de'Hieroglifici era di rap- prefentare con Ut natura della cofia dipìotail concetto dello firiitorc.Qu'm- di (come ferine Diodaro Siculo ) la figura dello ffiaxuiere fignificattanè medefìmi l 'opera itone fatta in un fiubito. il cocodriilo, la dannefia libidine, perciò che raccontano i Magi, che la mafieiia deSlra del medefimo appe- Ciomp faalbraccio destro incitala luffuria in chilaporta .Tcr le parti citeriori 3 del
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