GARZONI - La piazza universale - 1589

7» I A Z Z A S. Violo. p Q r lé0 no fi ro signore ancora lvi,che le cofe fante non s hanno àdafà c O *°* *Z lia 7 ) 1 1 0 1 0 H e ^ r e i ne jagramenti di Chriflo ancora rozziÀ que- r °' ne ' fio effetto? Ef t nobisgrandi s fermo, & inteipretabili s ad dicédù , q jmbeciih s facc i efiira d audiendum . 7^6 recita Origene,cbe molte c rivelò Chriilo Signor nostroaijuoi difcepoli,le qualieffi pche nò diveniffe ro communi,non vollero altramente porre in ifcrìttotmacbe accade tan copia d'allegatioiffe la natura ifleffa c'infegna di far offerita da una cof all'altra?palefandone unajritener l 'altra nel frigno del fuo petto? Quin– di credo ia,chela milìeriofa faenza della Cabala, fa Hata con tanta f tezxa dagli Hebreifotta chiaui tenuta, chefolamente n'habbiano bau odore ì latini al tempo dell'unico "Pico Mirandolano,come egli medefim gloria nella fua Apologia ctejfer flato in latino il primo fcrittore, ò atinc eiatoredeffajr citando ancor anellafuaofcutità preffo àvolgari,a quali Ale ffandrò Tana fecondo il (no folito in ogni co fa ofcuro,n'ha dato un co d'ombra nel fuo fettenario,defiderado il modo batterne più ampia cbtaranotitia y cbe no hdhauttto fino al giorno d'boggi.Tcrò,vclc'doio Jod far I appetito di motti curiofi,ho pefiatoé farne un difeorfio alquanto facile da capirebbe no fono i trattati degliai:ri,non già per metter in p bltco ifiecreti theforidella Qabala,maper chiarir molti huornini ignorat e rozzi, i quali fi danno ad intendere di poter con la fetenza della Ca imparare in un tratto le fcienze,c difciplir.e, à quellaguifa che fi prometto no anco con l'arte di Raymondo . E dimeftiero adunque notare,c he inTorri a m i > e r n ì h m m ? en f At0 ( cor »c riferifeeilTicojiellafua Apologia) tbe-{~ noraTdì ft° n ° me d'Cabala fix ìtalo il nome ctvna per fona diabolica, et hcrttica ,da Cibala. c 1,1 fan deriuatì quelli che Cabalistinominiamo. ma q'sta lor fantafle. è fi Za dubbio alcuno ridicola,®fiocca, imperò che il nome di Cabala ftffo gii liibrei no importa altro che 'Kecettiane prefittami, coeiofia che la C Che cofa balano fu altro cheunafiienza ricevuta dalla bocca d'iddio, non in fer jia C-ba - lo,ma in uoce, dai padri antichi per cerrt'mkafiucieffictieneposleridcriua A ch i fu t l ' Hora f ecori ào alcuni la prima Cabala fu data a Adamo, mentre dolen ttficata i '---f' 10 P-'ceato,e languido fuor di modo fv dall'Angelo con quella rivelatione che la colpa originale dificefa da Ivi farebbe cfpiata con la morte de! figliai d'lddio,cht della progenie fva per opra dello ìj'i to finto nafier doueva;®- quella nvoua dicono effet stata poi r'metata lui alla moglie;® da tuttadue ai figliuoli, & da quelita gli attridinano in mano.Mail Vico dada Mirandola,® 1 Paolo Rìccio,chc fra modtrn't lati namente n 'ha fcritto^ian principio alla faenza della Cabala nella fi gnct forma che diremo.Dice il Vico prìn cip alme te,che la Cabala no è altro, vnafecreta ilpofiiinnedella diurna legge riceuuta da Mose dalla becca d did,® diluì in v ce nudata ai padrifi quali di mano in mano l'hanno uei.no aip'ìftert,cO'itenuta finalmenteìn queifeltanta libriposlerivri,cbe tddiu comandàad Efira,die con^ervaffe,con quelle parole pefie nel qua Libr* no primi l a Cabala . 'io'.» Ricci».

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