GARZONI - La piazza universale - 1589

ì^s v Î J z z A mentori] fopr a SanG'wuanm,dicbiarando la etimologia del urne j& Me mo,? anfano ilprimo huomo effer slato co tal vocabolo,detto perche qu terra,dallaqualfit formato ,fofifeda*Dio pigtiatadai quattro cardmidei rnczo di,® quesla interpretatione deinome A zziamo fu effrejfa dalla Si bilia moltifecali auanti nelfecondo de'fuoi Oracoli coi figlienti verfiche di Greci fon fatti latini in quella guifa, Nimirum Demisfinxit tetragrammaton Adam Odi pr'miws film eflj® qui nominecomptet Ortuma,, Occafimq,, ^ruflrum, r Boreamq ) rigcntem. Et a quella parte di refolutoria ijpofitioneft potrebbe riferire finterpre tallone di quelle dittioni delle quali ognuna da fi fignifica vna orazione in ra, comefon quelle tre dittioni, che la prodigiofa mano dipinfinelparie auanti agli occhi del 'Redi 'Babilonia, cioèMene , Thechel ,®vbarefim cioè "ì$nnieratum,ponderatum, <& Diuifum le quali, interpretando Danie– le, p intiere orationi, l'espofi,dicendo . Numeratim i eft regnu m tuum a Deo, & completim i eft.Ponderatu m eft inftarern,& inuentu m eft de ficiens. Diuifu m eft regnu m tuum , &datu m eftMedis, & Perfis,eJ daqneflo luogo polio mi capitolo quinto de Daniele Trrfetahanprefooc- cafione & materia i rabbini degl'i Hebrei di penfir queilo nuouo modo balislico d'interpretare le fiere lettere,arguendo, che fi come fu lecito Daniele esplicare ciafiuna dittione per intiere orationi, cofi è lecito ai rab– bini della finagoga a eff empio fio interpretar lefillabe,® le lettere delle^j dittioni,luna dall'altra feparata, per qualche dittione, la qual fa da quelle lettere fignificata.La qual confequen%a pero fi potrebbe negare a tutto ftto,perche da queflo tal particolare,che tutto attenne per illuminaftone lo Spirito finto in Daniele, » on fi può cauare ma conclufione tanto vni- uerfile. Ver via di (ompoftione ficcede la elementare ifiofitione, quando con nuouo ordine fi commutano,® trafiortano le lettere di qualche ne prima difumte, &f eparate luna doli altra, & con uariet/fidefi c uertano infieme, & fi formano nuove fiUabe, & noci, & orationi,o di parlare, con l'aiuto delle quali ,fi fiiegano l'intelligenze di dbierfifcnfi, & mislerij molto fecreti,® che quesla ti alpe fittone foffe in vfo appreffo gli antiebiffìmi Hebrei ,lo dimoìlra quel uaticmio centra il Re di B defirìtto inHierernia Trofia- -'—^-n™*mmtn «elaualluogo, il Vrofeta,per non irritarci artificiofamente,etrasformoilnomedi'3abelin Sefic, calicemirœDci bibe t pof t eos; accennando per il vocabolo di Sej condo la regola di quesla Cabalislica infittone, douer flint é'Babel® la regola difplicar queilo nome (come in quel

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