GARZONI - La piazza universale - 1589
V 71 1 V E R $ v i I E. 25 0 fé canate Ha questa dementarla ifiofittone, come fe non ci foffe vn Hieroni rnahuomo dottiffimo,&peritìffimo nelle àifiipVir.e,chafatto lisleffc, tcnè~ do quefle cofe per friuole, & indegne al paffar per £ orecchie inzuccante delle altezze loro piùgraui di Monte Baldo, &pià limpide che non è il chri Hallo di montagna. MarìFponda di gr aita un poco vn dì cofloro,perche cati finellafiritturalddiomutò ilnome a Abramo,etgli aggionfe vna lettera, volendo che d Abram foffe detto Abraam,&perii contrario alla fua mo > glie Sarane traffe vna fuori ,-effen do prima detta Sarai, fe nelle lettere ( co– me alludon questi Belpbegori)non fi troua mifiero ? fi vede pur chiariffma mente che nella diminutione di vna, & neli augumento deli altra in questi due nomi lidio ha voluto fignifìcar qualche fior et 0 dell'animo fuo, perche no è da dire che fia Fiato fatto finza propofito. il medefimo fi potrebbe dire di "Beniamin che prima fu detto Beno mi, di Iacobchefu detto ifraet, & di "Pietro néll'Suangelio,a cui non fu cangiatoli primo nome fenza qualche mifleroimportàte.Qjiclìo modo diffrarre Cabalistico dicon gliHcbrci d'ha merlo rìxrouato effi, ma non è co fi chiaro come tor lo fanno, perche fi troua ancoraché preffo àgli antichi fi mi Greci è slalom offeruatione,no Jolo ap- pre'ffoà piatone nel Cratylo, dotte intorno all'Ethimotogia de' 1 orni tratta •vna d/fciplina ftmile, maancopreffo à EfopoFrigio ,ilqualfi crede hauer •vifiuto innanzi alla guerra di Troia,nel tempo ifleffo che fiorirono Lino.& Orfeo; per elodie efio (come fi legge nella vita fua) risedendo infime con Xanto fuo padrone alcunerottur e d'edifetj, s'incontrò per cafo in vna co– lonna dì marmo, ndlaquale erano fiolpite fitte lettere Greche, le quali di– mostravano poco longi dalli colonna', effer ripoflo vno theforo, delle quali cercando anfiofamente Xanto la interpreta tione, Efipo, trouate le dittioni, che cominciauano damedefimi caratteri, illustrò quella fcrittura co treil- Ittttri eìpofitionifChe in lingua latina fon qitesle.prima. Abfceden s gradu s quamorfodieris , ioueniensthefatmim.^/w . Tollenresire , diuidire , que m inuenietis&efammv„dipoi,refifìendo Xanto di diuidcr questo tro uato thefora,miìiaccioìlo Efipo colfcetto dell'altra parte di quella ferititi' TJ .Redde Dionifio que m inuenift i thefauiu m aureum . e tutto questo [enfi fu canato in Greco,accammo dando alcune dittioni à quelle Ietterebbe in quella colonna fi ritrouaron fiolpite. Sono anco preffo à Greci,per testi– monio djfidoro, cinque lettere mistiche, cioè le feguenti, Y . © T . A . JI delle ^ d o r a - quali la prima ftgnifìca la vita bumxna , & fu lapr'tma volta vfata da vita gora, per tal fignificatione. Onde vn certo T&ctaanticbiffimo (comeferine Lattantio uel fiflo libro al capitolo terzo) teslifìcolo con questi verfi. lattand Listerà Vìthagoriz difirimine fetta bicorni VLuman&v'ux, ifeciem pr&ferre viàetur. La feconda fignìfica morte, perche i Giudici apponeuano tal lettera di nomi di coloro, che coniannauano alla morte. Onde vn certo "Poeta diffe. 0 mttltum ante alias infdix littera Thitn^. % 1 Los
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